Si avvicinano le feste natalizie Oggi ho pensato di presentarvi una delle mie ricette adatte a qualsiasi evento. Foglie d’ulivo bicolore(pastificio Ligorio) con astice in salsa di datterini e erba cipollina. Ingredienti per 4 persone: Due astici piccole Intere 400 grammi di foglie di ulivo bicolore (pastificio Ligorio) 1kg di datterini Brodo di pesce ricavato dal carapace delle astici filtrato. Erba cipollina cipolla aglio prosecco Olio EVO sale pepe Qb Procedimento Cominciamo con la pulizia dell’astice: Togliamo tutto il carapace recuperiamo la polpa e suddividiamo la polpa tagliata a pezzettini che servirà per fare la salsa cercando di lasciarle intere le chele, che metteremo a cuocere in forno per 20 minuti con un filo d’olio, a 70 ° “forno ventilato”. Tutto il carapace verrà immerso in acqua e verdure dove creeremo un brodo da filtrare e tenere da parte. Ora prendiamo una casseruola mettiamo un filo d’olio cipolla aglio in camicia da togliere successivamente e mettiamo i datterini tagliati a metà allunghiamo solo con il brodo di pesce Fino ad ottenere una salsa consistente. A parte in un’altra casseruola mettiamo olio ,cipolla , aglio da togliere successivamente, aggiungiamo la polpa facciamo rosolare sfumiamo con prosecco e aggiungiamo la salsa precedentemente preparata di datterini allunghiamo sempre con brodo di pesce. Sistemiamo di sale pepe erba cipollina tritata e teniamo da parte. Adesso cuociamo al dente le foglie d ulivo e le finiamo di mantecare nella salsa di Astice. Nella sistemazione del piatto come vedete in foto, Adagieremo la pasta con la salsa all’interno del piatto ,la chela dell’astice che abbiamo cotto in forno la appoggeremo sopra alla pasta, dell’erba cipollina per finitura. Se vi è piaciuta condividete.
Spaghetto al limone mantecato con crema di zucchine ,coulis di caciocavallo di grotta e tartare di scottona. Ingredienti Per 4 persone 400gr di spaghetti al limone (pastificio Ligorio) 300 gr di scottona . 3 zucchine medie Scalogno 100 ml di latte intero 300 gr di caciocavallo di grotta . Olio evo Sale Pepe qb Procedimento Cominciamo con la preparazione della crema di caciocavallo. in un pentolino mettiamo il latte portiamo ad ebollizione e aggiungiamo il caciocavallo a scaglie sottili, con l’aiuto di una frusta sciogliamo a fuoco basso, successivamente teniamo a bagnomaria fino al momento dell’uso. Ora prepariamo la tartare di scottona. Prendiamo il pezzo di scottona e con un coltello ben affilato tagliamo a pezzettini piccolissimi come se dovessimo tritarlo, mettiamo in una ciotola un pizzico di sale pepe un filo d’olio e teniamo da parte. Ora prepariamo la salsa di zucchine. Prendiamo le zucchine tagliamo tutta la buccia ,e l’interno, mettiamolo da parte. In una casseruola mettiamo un filo d’olio 1 spicchio d’aglio in camicia da togliere successivamente, dorare lo spicchio d aglio, aggiungiamo le bucce di zucchine facciamo stracuocere e frulliamo, sistemiamo di sale e pepe. Portiamo in cottura la pasta mantechiamo nella salsa di zucchine se necessita allunghiamo con acqua di cottura. Adesso passiamo alle impiattamento . Sul fondo del piatto mettiamo un po’ di crema che abbiamo tenuto da parte calda ,sopra adagiamo lo spaghetto mantecato nella crema di zucchine ,e la tartare di scottona precedentemente preparata ,potete sistemarla lateralmente al piatto oppure sulla pasta direttamente senza mescolarla. buon appetito.
Laganari di grano duro Senatore Cappelli (pastificio Ligorio) con ragù di scottona e salsa al datterino giallo .
macelleriamadaghiele
pastificioligorio
Ingredienti: Per 4 persone 500 gr di scottona tritata una volta . 2 kg di datterini gialli 400 gr di laganari (pastificio Ligorio) Brodo di carne Scalogno 10 foglie di basilico Prosecco. Olio evo Sale Pepe. Procedimento Cominciate con i datterini , tagliateli a metà e frullateli . Prendete una casseruola mettete l olio , lo scalogno fate dorare aggiungete il trito ,fate rosolare e sfumate con prosecco . Aggiungete i datterini allungate con brodo se necessita,fate cuocere per due ore. Quando sarà ridotto a fine cottura aggiungete il basilico tagliato sottile. Cuocete la pasta e mantecatela nella salsa . Se necessita aggiungete un po’ di acqua di cottura . Consiglio ( a parte potete piastrare dei datterini tagliati a metà e aggiungerli nell impiattamento.
Buon giorno Aforisma del giovedì : Quando hai paura, chiediti cosa faresti se non avessi paura e subito dopo fallo. Oggi uno dei risotti che più mi piace fare in questo periodo . Risotto con Capocollo di Martina Franca mantecato con crema di Barbabietola.
Ingredienti per 4 persone: .400 g di riso Carnaroli .Brodo vegetale o di carne filtrato .Scalogno . 300 grammi di Capocollo di Martina a cubetti . 2 barbabietole cotte .1 barbabietola fresca .Prosecco .Olio EVO .Sale .Erba cipollina fresca .Pepe Procedimento Cominciamo con la preparazione dei vari ingredienti. La barbabietola cotta verrà tagliata a pezzi frullata, filtrata e la crema ottenuta messa da parte. La barbabietola cruda verrà pulita dalla buccia grattugiata è messa da parte. Il capocollo di Martina tagliato a cubetti, una piccola parte lasciata croccante per la finitura del piatto. Cominciamo con la preparazione del risotto. In una casseruola mettete due cucchiai di olio lo scalogno e fatelo rosolare aggiungete il riso tostate lo sfumate con prosecco. Successivamente aggiungiamo il Capocollo tagliato a cubetti e la barbabietola cruda grattugiata copriamo con brodo e lasciate cuocere al dente. Togliete dal fuoco e fate riposare per un minuto successivamente aggiungiamo la crema di barbabietola cotta ,un filo d’olio, l’erba cipollina precedentemente tritata e se gradite un cucchiaio di parmigiano. Mantechiamo per bene il risultato dovrà essere colorato e molto profumato. Correggiamo di sale e pepe . Impiattiamo e aggiungiamo il Capocollo precedentemente saltato croccante. Buon appetito Se vi e piaciuto condividete.
Buongiorno Oggi vi presento un secondo di pesce adatto per il giorno dell’Immacolata. Trancio di baccalà cotto al vapore in crosta di tarallo e pomodori secchi su crema di riso. 👩🍳👩🍳👩🍳👩🍳👩🍳👩🍳 Ingredienti per 2 persone: Due tranci di baccalà 300 g di riso carnaroli Brodo vegetale 100 grammi di taralli Due pomodori secchi Una noce di burro e un cucchiaio di parmigiano 2 uova Olio per friggere Sale pepe quanto basta. Procedimento Per la crema di riso: Seguite il procedimento come da risotto classico. Se la cottura del riso è di 18 minuti portatelo a 20 minuti . mantecate con burro e formaggio allungate con un po’ di brodo in modo che sia morbido. frullate il tutto in modo che esca una crema liscia e omogenea e tenete bagnomaria. Per il baccalà al vapore : se avete a disposizione una vaporiera dovete semplicemente cuocere il trancio di baccalà per 20 minuti. Se non avete a disposizione una vaporiera potete cuocerla in padella per 15 minuti con l’aiuto di un po’ di brodo e asciugarlo successivamente. Per la crosta In un tritatutto mettete taralli, Pepe Sale ,pomodori secchi un filo d’olio è un po’ di pane grattugiato per allungare. Frullate tutto in modo grossolano. Dopo aver asciugato il baccalà facciamo una panatura classica con uovo e crosta polverizzata , uovo e crosta almeno per tre volte successivamente friggete in olio caldo fino a doratura completata. nella sistemazione del piatto al di sotto metteremo la crema liscia e calda di riso e sopra adageremo il baccalà in crosta. Buon appetito se vi è piaciuto condividete
Spaghettone (pastificio Ligorio ) Con salsa alla cime di rapa, pomodori secchi sgombro al prosecco e caviale di aceto balsamico .. Ingredienti per 4 persone 210 gr di Spaghettoni 500gr cime di rapa fresce 4 pomodori secchi 4 filetti di sgombro fresco Prosecco Olio sale Peperoncino Aglio Pepe Procedimento Cominciamo con la preparazione del filetto di sgombro: Tagliateliamo a pezzetti ,lasciando la pelle . Prendiamo una piastra antiaderente olio, facciamo riscaldare mettiamo il pesce ,sale e sfumiamo con abbondante prosecco , tenete in caldo . Passiamo alle cime di rapa che avremo pulito ,immergiamo in acqua bollente ,cuociamo per 15 minuti e passiamoli in acqua e ghiaccio. Lasciate l acqua di cottura per dopo . Appena saranno freddi li passiamo in un frullatore ,correggiamo con sale pepe riscaldiamo a bagno Maria e teniamo da parte. Cuociamo la pasta nell’ acqua di cottura delle rape ,teniamoli al dente . In una casseruola mettiamo la crema di cime di rapa,lo spaghetto ,pomodori secchi tagliati a filetti ,mantechiamo il tutto . Adesso impiattiamo: Se riuscite create un nido e adagiatelo sopra al piatto ,aggiungete un po’ di salsa colata ,e dopo a pioggia il pesce ,e il peperoncino … Se avete voglia potete disidratare in microonde delle foglie di cime e sbriciolarle sopra … Buon appetito
Grazie Giuseppe per avermi dato la possibilità di condividere con voi le mie ricette . Cominciamo a pensare alle feste , quest anno vi do un idea sfiziosa . Un secondo interessante e gustoso .
Giulia D elia
OMBRINA AL PROFUMO DI PROSECCO SU CREMA DI ZUCCA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE : .400 GR DI ZUCCA .4 TRANCI DI OMBRINA FRESCA .200 ML DI PROSECCO .500 ML DI BRODO VEGETALE OPPURE ACQUA DI COTTURA .OLIO EVO .SCALOGNO .AGLIO IN CAMICIA .SALE .PEPE
PREPARAZIONE : PER LA CREMA DI ZUCCA: laviamo e tagliamo a pezzettini la zucca eliminando tutti i semi (che possiamo riutilizzare essiccandoli e consumandoli in altre ricette) . In una casseruola aggiungiamo un filo d olio lo scalogno tritato e uno spicchio d aglio in camicia da togliere successivamente . Rosoliamo ,aggiungiamo la zucca ,facciamo andare per 5 minuti copriamo con brodo e lasciamo cuocere . A cottura terminata aggiustate di sale e frullate il tutto . Con l aiuto di un setaccio filtrate la crema lasciando i residui da parte da riutilizzare per altre ricette. Tenete in caldo la crema a bagno maria. PER LA PREPARAZIONE DELL OMBRINA: L OMBRINA e un pesce molto carnoso , l unica cosa a cui dovete stare attenti saranno le spine ,ma se sfilettato bene ,non avrete problemi. Mi raccomando non fatevi togliere la pelle . In una casseruola antiaderente mettiamo l olio facciamo riscaldare e appoggiamo il pesce prima dalla parte carnosa e successivamente dalla pelle facendola diventare croccante ,sfumate con Prosecco , la cottura e breve basteranno 5 minuti . Nella sistemazione del piatto mettiamo la salsa sul fondo calda (come in foto) E adagiamo il pesce . Fatemi sapere se vi è piaciuta .
MASSERIA NZETA nasce nel 2008 da un progetto di due imprenditrici di Carovigno ,( LINDA E ANGELICA LANZILLOTTI ) che decidono di avviare una masseria ereditata dai genitori. Le ragazze decidono di riportare a nuovo l’antica struttura e farla diventare un agriturismo, includendo un ristorante al suo interno e delle camere all’esterno.
I vasti terreni attorno alla masseria producono tutto l anno vegetali che successivamente vengono utilizzati nella cucina del ristorante. Il tutto rigorosamente a Km0 e Bio. La sensazione che si prova appena arrivati al cancello e di ritrovarsi in un posto magico e suggestivo. È come tornare alla propria infanzia. L interno della sala, completamente in pietra naturale, trasmette l armonia attraverso il profumo del legno dei tavoli e delle sedie. Il sorriso del personale e delle proprietarie ti fanno sentire a casa, davanti a un caminetto e al tepore di una famiglia vera e propria. Nella mia vita ho avuto sempre una teoria riguardante le sensazioni che può trasmettere un profumo, tanto da trasportarti indietro nel tempo, tanto da farti chiudere gli occhi e sentire la voce dei propri nonni e madri. La chef di MASSERIA NZETA ha questa capacità ovvero farti ritornare indietro nel tempo. Questo articolo non nasce per uno scopo pubblicitario (non ne hanno bisogno, i loro piatti parlano per loro) ma semplicemente per urlare in questo periodo storico di NON MOLLARE!!! Con affetto GIULIA D’ELIA
Nata in Campania e cresciuta in Toscana, nonna cuoca e mamma anche. Una combinazione perfetta, che mi ha permesso fin da bimba di addentrarmi nel mondo della cucina e di più tradizioni. E a 33 anni compiuti ancora non ci sono uscita da questo mondo, anzi ne sono sempre più immersa e coinvolta. Amo il mio lavoro e me ne dedico come se i ristoranti fossero i miei. Amo prendermi cura del dettaglio, rispettare la materia prima , mi piace avere un rapporto diretto con i fornitori ma anche con i clienti perché è anche grazie a loro che riscontro opinioni e pareri che mi aiutano a crescere e a migliorare ogni giorno. Questa realtà lavorativa oltretutto mi ha permesso di viaggiare molto, e negli anni le esperienze sono state svariate, sia estere come Spagna, Inghilterra, Austria ma anche nella mia amata Italia. Un paese che ha sempre qualcosa da insegnare, che ti colpisce per la moltitudine e diversificazione di ecosistemi che ha, la regionalitá dei prodotti, la territorialità , l’unicità delle materie prime. E dal Nord Italia, alla Sardegna, alla Toscana, al Lazio sono approdata da poco in Puglia con la mia brigata. Si perchè mi presento come Chef, ma con alle spalle una brigata che mi supporta e che mi segue nei progetti lavorativi che sposo. È un format che in questi ultimi anni mi son resa conto funzionare molto. Una brigata composta maggiormente da donne, che col passare del tempo accresce numericamente, che cresco secondo quelle che sono le mie idee di cucina e ristorazione, un’idea ben definita, quella di fare affidamento ai piatti della tradizione, senza stravolgerne il gusto, ma solo esaltarlo e rivisitarlo con materie prime di qualità che già parlano da sè. E così dopo varie soddisfazioni personali in giro per l’Italia , ho deciso questa volta di interfacciarmi in una regione come la Puglia, una regione a me sconosciuta a livello culinario e culturale ma che già dalle prime settimane si è dimostrata una rivelazione. Son stata accolta fin dal principio in modo caloroso dalla gente del posto, e la mia curiosità mi ha portato fin da subito a ricercarne i prodotti e là materia prima che la Puglia offre e ne sono rimasta estasiata. Aldilà dei prodotti; che spaziano dalla vastità di formaggi, alla varietà di pesce , per non dimenticare la carne da cacciagione , o alle verdure e ai legumi , prodotti stimolanti e che mi motivano a imparare piatti della tradizione ma anche a rivisitarne, ho compreso che c’è anche una storia dietro questa terra, una cultura importante come quella della pasta dove ancora le nonnine in casa si prestano a farla e dalla quale io vorrei attingerne un po, ma anche quella della panificazione dietro alla quale c’è un mondo dietro. Rimango semplicemente affascinata da questa terra e non nascondo che le proposte lavorative da valutare sian state diverse. Attualmente sto prendendo in considerazione un progetto insieme al proprietario Angelo e che coinvolge la gestione di ben 2 ristoranti, di cui due già avviati, uno ben inserito nel centro storico di Ostuni e l’altro che affaccia direttamente sul mare.m È un progetto allettante che mi dà la possibilità di essere coinvolta nella gestione di 2 ristoranti con 2 concept differenti sulla quale posso poter dare una mia impronta.
Io e i miei ragazzi siamo carichi e pronti per interfacciarci con questa regione, che già in poco tempo ci ha regalato grande soddisfazioni.
FONDENTE DAL CUORE MORBIDO
INGREDIENTI
4 tuorli
1 uovo intero
125gr zucchero
250gr cioccolato fondente al 72%
200gr di burro salato
Zenzero
15gr sale maldon
PROCEDIMENTO
In una planetaria unire uova e zucchero, nel frattempo sciogliere a bagnomaria burro e fondente con una grattata di zenzero e lasciare raffreddare.
Una volta raffreddato il composto , unirlo alle uova e zucchero precedentemente montate fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
A questo punto, versare il composto in una teglia da 22/26 cm, cospargere il tutto con il sale maldon, aspettare 5 minuti che questo venga assorbito dal composto .
Infornare a 155 gradi per 22 minuti
PACCHERO DI MARE AL PROFUMO DI PUGLIA
INGREDIENTI
2 zucchine gialle
150gr zucca
300gr di cime di rapa
150gr salmone
1 bergamotto
Olio
Sale
Pepe q.b.
PROCEDIMENTO
Tagliare e lavare zucca e zucchine, sbollentare in un pentolino per circa 5/6 minuti dopo l’abolizione.
Scolare e raffreddare in ghiaccio, in modo che il colore rimanga neutro.
Ripassare in un saltiere con olio, sale, pepe e rosmarino in modo da insaporire le verdure e nel frattempo sbollentare le rape…
Una volta insaporite zucca e zucchine frullare e passare il composto con chinoise.
Scolare le rape e fare lo stesso procedimento prima effettuata con zucca e zucchine,ma lasciando da parte un po si fiori di rapa interi per decorare il piatto alla fine….
Marinare il salmone in una citronett4 di bergamotto,aggiungendo ad olio sale pepe non solo il liquido del frutto ma anche la buccia,immergerci il salmone e lasciarlo marinare per qualche minuto.
A questo punto dobbiamo solo comporre il piatto,saltate i paccheri nel la crema di rape,e impiattate,aiutandovi con un cucchiaio aggiungete la crema di zucca e zucchine e chiudete il tutto con il salmone precedentemente marinate e i fiori di rapa.Giro di olio extra vergine d oliva per finire et voilà.
Salve a tutti mi presento, sono Giulia D’elia. Oggi tutti mi chiamano chef Giulia ma in realtà io sono semplicemente Giulia ,una donna di 37 anni che ha seguito in età piuttosto matura la passione per la cucina . Mamma single di due meravigliosi gemelli di 17 anni , ho sempre lavorato nell’ ambito sanitario come O.S.S. (lavoro che ho amato molto) . Sette anni fa ho avuto la grande fortuna di partecipare a una serie di selezioni per un percorso presso l’istituto alberghiero di Brindisi e dopo averle superate, ho deciso di cogliere questa opportunità. Da ragazza purtroppo non ho avuto la possibilità di studiare e all’epoca ero in possesso solo del titolo della licenza media e questa selezione mi ha dato l’input per creare un percorso non solo scolastico, ma definirei di vita. Dalla semplice esperienza culinaria sono passata a frequentare una scuola professionale! Un sogno per me! Vi porto un attimo a oggi per tornare a ieri. All’età di 37 anni dopo un percorso di studio, lavoro e crescita dei miei figli con non pochi sacrifici, termino la scuola superiore diplomandomi con successo. Grazie ai vari mentori conosciuti nei diversi percorsi comincio a fare esperienze nelle cucine, cercando sempre di capire fino in fondo le varie elaborazioni, cogliere i segreti e tutto quello che la cucina è. Il mio percorso formativo è sempre continuo, non smetto mai di studiare, di essere curiosa nei confronti della cucina e del mondo stesso . Da 2 anni ho un po’ abbandonato la cucina classica in senso stretto, per approcciarmi a nuove elaborazioni personali con delle filosofie annesse. Tutto muove dall’amore verso la mia terra e verso tutto ciò che parla di essa. Per me molto importante lavorare con materie prime di ottima qualità ,cercando di usare la maggior parte dei prodotti a km 0. Da 5 anni lavoro in un resort a Ostuni dove gestisco la cucina e sono completamente libera di creare. Ho il mio orticello e grande autonomia su tutto . I miei contatti e pagine social con piatti e ricette
giuliadelia_chef Instagram
Giuly_delia facebook Oggi voglio regalarvi due mie ricette che parlano di vita ,colori e essenze. tartare di crudi gourmet…. Ingredienti: per 2 tartare 3 fico d india fucsia 1 avocado nero 100 grammi di tonno rosso fresco 1 mango morbido 100 grammi di salmone fresco Sale pepe olio evo agrumi decorazioni a piacere In questo caso valeriana 👩🍳👩🍳👩🍳👩🍳👩🍳👩🍳👩🍳👩🍳👩🍳🔪🔪🔪 Preparazione Con l’aiuto di un colino estrarre la salsa dal fico d india, aggiungere un pizzico di sale un pizzico di pepe e tenere da parte. Sia il mango sia le tipologie di pesce devono avere lo stesso taglio della stessa grandezza. Tagliare il mango a pezzettini mettere da parte. Frullare il l avocado con un pizzico di sale e pepe, olio creando una crema morbida. Tagliate i pesci allo stesso modo piccoli cubetti. Separatamente aggiungete, un goccio di prosecco olio, poco pepe agrumi a scelta. In un piatto fondo con l aiuto di un coppa pasta inserire uno alla volta strarificando prima la crema dopo il tonno, il mango e in fine il salmone. Decorazione a piacere. Prima di uscire il piatto aggiungere la Salsa al Fico. D’india… Consiglio : Nel montare la tartare aiutatevi con un cucchiaio…
giuliadelia_chef
Risotto con crema di cime di rapa Ingredienti per 2 persone 500 gr di cime di rape fresche 200 gr di riso carnaroli Olio evo Un cipollotto Un bicchiere di fronda bianco Oppure Prosecco 2 lt di brodo vegetale 50 gr di burro 50 gr di parmigiano Sale pepe . Procedimento : preparate il brodo vegetale ,filtrate e tenete in caldo . in una casseruola mettete un filo d olio ,il cipollotto tritato, dorare la cipolla aggiungere il riso ,tostare ,sfumare a fiamma alta ,coprite con brodo. Quando lavate e tagliate le cime di rapa ,lasciatevi da parte qualche fogliolina da friggere e usare come decorazione . sbollentate le cime e passate in acqua e ghiaccio . Con un frullatore a immersione olio e un pizzico di sale frullate a crema le cime. Tenete da parte . A pochi minuti dalla fine cottura del riso , aggiungete la crema una noce di burro ,una manciata di formaggio e mantecato ,il tutto deve risultare morbido e compatto ,aiutatemi con l aggiunta del brodo.
Ringraziamo Simonetta, che cura il sito web, per avere risposto a delle nostre domande, per capire il cambiamento delle condizioni del viaggiatore, in questo momento, comprendendo anche il ruolo che ha la cucina nel nostro ” sapere viaggiare “.
Iniziamo con questa frase “ Non viaggio per sfuggire alla vita. Viaggio perchè la vita non mi sfugga. “. La troviamo sul sito web. Cosa rappresenta per te il viaggio ?
Io considero il viaggio come un sentiero che mi porta ad uscire dalla quotidianità in cui vivo. In realtà quando rientro da un viaggio, sia esso lungo o breve, scopro di aver portato una parte del viaggio all’interno della mia vita. Ecco, dunque, che ogni scoperta, ogni nuova conoscenza, ogni profumo, ogni colore che hanno riempito i miei sensi durante un viaggio, riaffiorano nei gesti più semplici della vita quotidiana, mi aiutano nel comprendere cose che prima mi sfuggivano, nell’ammirare cose che prima sembravano scontate. Il viaggio è magia che resta sempre nella mente del viaggiatore.
Sul sito web, possiamo anche fare nostre delle idee per viaggiare, oggi è molto importante, aspettando di riprendere la normalità, capire come fare , Quali sono i tuoi consigli in questo momento ?
In questo momento così duro per il nostro paese e per il mondo intero, il consiglio che mi sento di dare ai lettori è quello di riprendere in mano le proprie vite al di fuori del nido domestico, non per effettuare lunghi viaggi, ma per riscoprire le bellezze che sono attorno alle nostre case. Io vivo a Roma, e posso affermare che il Lazio è un posto davvero sbalorditivo. Ho iniziato programmando visite a villa Adriana, Villa D’Este (di cui prossimamente scriverò sul sito), per poi proseguire con i giardini di Ninfa, Viterbo: sono tutte mete bellissime che, davvero, ti mettono in imbarazzo per la scelta, non sapevo da dove iniziare. Sono quelle piccole scoperte che difficilmente le persone sono portate a fare, proprio perché si pensa “è dietro casa!”. Ogni angolo del mondo nasconde un piccolo segreto, una piccola sorpresa che renderà unico ogni attimo. Bisogna vivere con passione anche le piccole cose!
Cosa mettere in valigia per viaggiare e secondo te cosa non si deve mai dimenticare andando in un altro paese ?
In questo periodo direi: disinfettante e mascherine! Poi ci sono quei piccoli accorgimenti che non potevano mancare prima e non potranno mancare anche ora. Un oggetto indispensabile che non deve mancare nei viaggi (sia in Italia che all’estero) è la presa universale, uno strumento che possiamo trovare anche a 10/15€ e che sarà molto utile la sera per ricaricare più di un oggetto (cellulari, batterie per la macchinetta fotografica, ecc.). In valigia, poi, immancabili sono le “scarpe comode”, l’accorgimento è che devono essere già state provate, perché nuove potrebbero creare qualche problemino. Poi, la macchina fotografica e tanta, tanta voglia di scoprire il mondo, guardandolo con gli occhi di un bambino e con la curiosità di un appassionato viaggiatore.
Il menu, che proponi con le tue ricette, deriva dai viaggi, dalla cucina di altri paesi, pensianche tu che bisogna ogni volta che si viaggia lasciarsi andare e sperimentare la cucina locale ?
Assolutamente sì! Prima di tutto, ogni viaggio è un favoloso coinvolgimento dei sensi, un gusto, un odore, una percezione visiva, anche dello stesso piatto, è diversa da paese a paese. In uno dei miei articoli ho provato a descrivere un esperimento: provare a mangiare una caramella alla fragola con il naso chiuso. Inizialmente non si riconosce il gusto della caramella, solo dopo aver liberato il naso, ne sentirete l’aroma e il gusto. Quindi, lo stesso piatto ha un gusto differente se mangiato a Napoli nel borgo Marinari o sulle Dolomiti. Proprio per questo è necessario, quando si visita un paese assaporare anche la cucina, e vi dirò di più, assaporare anche quello che pensiamo non possa essere di nostro gradimento. Perché l’atmosfera, il clima, i profumi, renderanno la pietanza differente rispetto a quanto ci si aspetta. Personalmente, un viaggio sensoriale che non dimenticherò facilmente, è quello scozzese. Il piatto tipico scozzese, l’huggies, è un piatto che, a raccontarlo, non mangerei neanche sotto tortura. Perché? Si tratta di un cibo che non mangio solitamente perché ha un gusto davvero forte, le interiora. Eppure, la mia voglia di scoprire ogni piccolo dettaglio del paese visitato, mi ha portato ad assaggiare questo piatto proprio il primo giorno che sono giunta ad Edimburgo. Incredibile, non l’ho più abbandonato per tutto il viaggio. Per cui il mio consiglio è lasciarsi andare, sperimentare la cucina locale e stupire i vostri sensi.
La cucina bolognese, che ti confesso è quella che io amo di più, presenta cappelletti, tortellini, ragù, tagliatelle, tortellini, dovendo lasciare ad un tuo amico, un invito per un ristorante, quale piatto di questa cucina, consiglieresti di mangiare assolutamente ?
Questa, credo sia una delle domande più difficili a cui ho risposto finora. Per quanto riguarda la cucina bolognese – cucina che mi lega alla mia famiglia – probabilmente in un ristorante ordinerei un piatto di cappelletti in brodo.
I Cappelletti in brodo, ripieni di carne, sono un piatto che mi ricorda il pranzo natalizio. Ovviamente ogni famiglia ha la sua variante, la sua piccola personalizzazione che rende il piatto più buono in assoluto rispetto alle altre famiglie. Io ho imparato a fare i cappelletti a casa di mio zio, e il ricordo dei Natali passati insieme e dei suoi insegnamenti è sempre vivo nella mia mente. Il cappelletto è un piccolo capolavoro della pasta all’uovo emiliana. Non è un viaggio in Emilia Romagna se non è accompagnato dal meraviglioso mondo dei cappelletti.
Sul sito si vedono una serie di case in America, nella città di Chicago, sono di Wright, cosa ti piace del suo stile ?
Wright! Ah, Wright! Alcuni viaggi che ho organizzato per la mia famiglia, sono stati costruiti attorno all’architettura di Wright. Perché? Perché Wright è complessità, è unione con la natura, è vivere un’architettura che mette in contatto le persone e la natura. Chicago è la massima concentrazione delle case di Wright, ma altri viaggi hanno avuto una magica atmosfera grazie a Wright. La Pennsylvania, ad esempio, è stato uno strepitoso tripudio di sensazioni, la scoperta della “casa sulla cascata” mi ha permesso di “toccare” la natura, capire come essa è parte integrante della quotidianità di tutti noi. Non è semplice spiegare l’emozione della visita alla casa sulla cascata, la cura di ogni dettaglio, il rispetto delle piccole cose sono solo alcune attenzioni che ho riportato in valigia da questo viaggio. Trovarsi all’interno di un’abitazione ma sentirsi all’esterno, in mezzo alla natura. Una sensazione davvero straordinaria.
Quest’estate, invece, il viaggio prevedeva Ville Savoye di Le Corbusier, nella quale la complessità e la varietà di Wright lasciano spazio alla semplicità e al rigore. Cause di forza maggiore ci hanno costretto allo spostamento della meta, che sarà tutta italiana. Magari troveremo un piccolo “Wright” anche nelle architetture italiane, ma questo lo devo ancora scoprire!
Vediamo anche delle belle immagini di un viaggio in Russia, oltre agli stupendi posti, visto che abbiamo già parlato di cibo, puoi dirci cosa hai apprezzato da bere in terra russa ?
Sicuramente il Kvas! Sarebbe stato scontato dire la vodka e poi mi avreste considerato un’ubriacona !
Il Kvas è una bevanda che ho conosciuto in Russia, fermentata, poco alcolica. È particolare perché, oltre al grano, al pane di segale, alla frutta, l’ingrediente principale è la linfa di betulla. Si tratta di una bevanda leggermente frizzante e dal sapore dolciastro. I colori poi sono i più disparati, un po’ come la birra e cambiano a seconda del frutto e della fermentazione. Una bevanda davvero unica nel suo genere!
Come hai deciso adesso di preparare i tuoi nuovi viaggi, visto che siamo in un periodo di grande attenzione, per quello che riguarda il turismo e di conseguenza i viaggi ?
La preparazione dei prossimi viaggi, moralmente, mi porta verso un unico paese: l’Italia. L’Italia con forza, l’Italia perché dobbiamo rialzarci, l’Italia perché dopo un periodo così difficile, abbiamo il dovere di esserci! Quindi, nonostante ci sia ancora qualche problema, i viaggi saranno strutturati dando attenzione alle regioni con contagi bassissimi, se non nulli (per fortuna ce ne sono). Cercando di dare supporto a quelle piccole attività che hanno la voglia di rialzarsi. Tutte le attenzioni del caso saranno date alla pulizia e alla sanificazione, ma sono sicura che le nostre strutture alberghiere, i nostri ristoranti saranno i primi a permetterci di essere sereni. Se ognuno di noi facesse la sua parte, l’Italia sarebbe un paese più forte. Una canzone di Garinei e Giovannini recita: “Una formica è solo una formica, uno zero, una nullità, i granelli di sabbia per lei sono montagne ma basta che abbia vicino le compagne e una formica smuove le montagne.”. Da romana DOC ti dico dunque: Daje Italia! Rialziamoci viaggiando!
Spesso, quando si vuole cucinare, si parte da zero, noi nella nostra rubrica, facciamo così, stando attenti a non finire nella gente che non vuole conversazione, che ti segnala che non sai mangiare, cosa tipica, se il racconto riguarda un ” brodino”. Usato per stare leggero, spesso viene anche usato per dire ” non sai fare nulla in cucina “, non solo se il ” brodo ” non ti riesce, nemmeno con il dado, sei una ” frana “, come ricorda il film La ricerca della felicità, dell’autore Chris Gardner, non permettere a nessuno di dirti quello che non sai fare. E’ usato anche per accompagnare minestre, risotti, quindi piatti più elaborati, non è solo di dado, essendo vegetale, di pesce, di carne, soprattutto di pollo, su di esso si apre sempre, giustamente, questa riflessione ” „Non è vero che tutto fa brodo.“ — Marcello Marchesi comico, sceneggiatore e regista italiano 1912 – 1978- Origine: https://le-citazioni.it/argomenti/brodo/ –