Il sogno democratico.

LA FORTUNA COME MODELLO MASCHILE E TRADIZIONALE.

Pensa ad un commercialista, che guarda un tuo esame universitario, decide che deve essere ” registrato dal suo Comune “, cosa normale, s’inizia a darsi del lei, non ci conosciamo molto, si arriva alla storia buffa del ” noi non ne sappiamo molto “, si tratta dell’esempio del peggiorare, come dire ” i maltrattamenti lo hanno peggiorato “, oppure avere una idea fissa ” il malato è peggiorato “. Il manager è sicuro, che se hai fatto la scuola elementare, la Ragioneria, da noi, il voto sarà del “dipendente pubblico “, è la coniugazione giusta del verbo ” vincere “, che è vincemmo, vinsero, vincesti, vinse, allora, se ho vinto pure io la domanda è ” ho vinto qualche cosa ” ? Molti puntano, a parlare, per vincere le ” elezioni “, quindi la coniugazione, prima di giungere al ” tu e voi “; arriva al io mi sono accorto ; tu ti sei vergognato ; egli si era annoiato ( si prende sempre nel tempo composto l’ausiliare essere ).

IL DESTINO UMANO NELLE MANI DEI ” BENPENSANTI “.

Si cerca un senso di questo ” buco nero “, ” vuoto di memoria “, da concorso pubblico, interessa, al medico, quanto sia solida, meglio ” florida “, la letteratura, quindi, il Prof. di Italiano, la Prof. di Italiano, ti ha sorpreso, ti ha visto sempre ” gracile ” ; ” malaticcio “, deperito “, non ti ha mai riconosciuto ” fiorente, prosperoso “, nel giardino del concorso pubblico, la letteratura, ti pensavi fosse capolavori d’amore, di guerra, invece, si spera sia un capolavoro di concorso pubblico. La misurazione, a sorpresa, davanti a te è ” questo sa anche il latino “, sa fare discorsi equilibrati e profondi, con la lingua, non si direbbe, sembra uno che, invece, ” parla solo ” , non ha acquisito, il linguaggio che dura, anche superando le circostanze, sbaglia i vocaboli, dobbiamo misurare con tecnica, la soluzione è nella parola di derivazione latina, che fa ” interesse “, per dire che il mio interesse, il mio sono interessato a te, va ricercato nel mio egoismo, seppure, senza il momento di piacere, non vi è l’ampliamento del proprio essere.

LA CULTURA D’IMPRESA ED I PENSIERI MIEI.

Mettiamo l’Economia nel suo campo di studio, dalla teoria alla pratica, avviando una ricerca. Oggi vi sono voci rilevanti sulle spese, sull’indebitamento, cose che sono chieste, alla fine, a tutti i dipendenti di sapere presentare.  E’ un campo di studio, riguardante l’economia, da me ricostruito e studiato, sia per verificare la comprensione, sia per descrivere un mondo, non solo delle banche, che oggi, come ieri, è fatto anche di studio del divario tra nazioni ricche e povere, di commercio, famiglie, finanziamenti. Vedi la storia dei migliori e dei peggiori, da mettere in contatto, arriva al tuo e voi, l’azione è compiuta dalla persona alla quale si parla, quindi ” tu leggi “, voi leggete, ricorda, la persona alla quali parli “ha letto, crede, il testo a cui credere, è quello dato vincente del dipendente pubblico “; che alle elezioni, è abbastanza normale, si chiede spiegazione all’esperto, come dire si deve fare, a te tocca disfare, a te tocca disfare, con lui si fa il fare, il facciamo.

UN ESSERE PLURALE CHE SA STRUTTURARE IL NOSTRO SPAZIO PRIVATO.

Dalle prime lettere sembra un foglietto di carta con delle cose semplici da fare.

Abbiamo perso una forma d’intelligenza ?

L’Italia ha i suoi studi, le parole che si insegnano agli italiani, che non sono le mie parole,  bisogna andare in note storiche importanti nel “ paese “ Italia, che già dal 1949 ha dei Ministri che hanno fatto richiami. Il programma di arrivo, delle parole, dei dialetti, è per molti la propria terra, il proprio territorio.

QUALE E’ IL MOTTO DELLA VITTORIA ?

Che maniera di scrivere è ?

Trovare delle lettere e il loro significato, vuole dire rifarsi a contributi semplici, rispetto alla costruzione d’ indici, persino del PIL, che sono un percorso destinato a scovare punteggi corrispondenti a valori di redditi, patrimoni. Qui il motto della vittoria, delle parole, che stanno accanto a qualcuno, che vengono ripetute, che non sono silenzio, è quello di Ronald Reagan, ex Presidente Americano “, che ricorda ” “Un economista è qualcuno che vede qualcosa funzionare nella pratica e chiede se potrebbe funzionare in teoria.”

Il testo che leggi, nasce da ascolto di conferenze stampa, non certo dai consigli di noti studiosi come Amoroso che associa la lezione di economia a matematica e prezzi, noi siamo alla ricerca di semplici, credibili spiegazioni, la lettura è per noi un progetto, anche per quello che riguarda i dati del Censis. Qui il motto della vittoria, da ripetere, è di Bauman, che in ” Modernità liquida ” scrive ” La generazione meglio equipaggiata tecnologicamente di tutta la storia umana è anche la generazione afflitta come nessun’altra da sensazioni di insicurezza e di impotenza “.

Analizziamo un testo che si sappia presentare nella “ cultura d’impresa “, che spieghi il motto, in latino, che sappia equilibrare la parola, farle superare il silenzio, con le cose ripetute piacciono, giovano, repetita iuvant,  per affermare l’utilità di ripetere una raccomandazione, un precetto, un ammaestramento.

Chi scrive non è un “ Economista “, quindi da “ Ragioniere “ vado a leggere dei dati, riguardanti spesso l’Unione Europea, per comprendere l’esibizione di discorsi, diretti oppure indiretti, che hanno come finalità, ad esempio, il commentare le scelte di consumo. La risposta deve giungere dalla parola dinamismo ” “Solo la favola  fa equivalere la mancanza di cambiamento alla felicità. La permanenza significa paralisi e morte Solo nel movimento, con tutto il suo dolore c’è la vita”( CARL JACOB BURCKHARDT)

Come stanno i Manager oggi ?

Per loro una scelta di vita è dire “ si lavora !” Burckhardt, da diplomatico svizzero spiega bene, la controversia tra i popoli, che oggi interessa l’economista, che ripresenta la ” cultura del nemico “, con lui s’impara, dalla biografia, la parola ” il chi è “, lui, infatti, nelle sue pubblicazioni universitarie, quando si dedica all’insegnamento, presenta la figura di Richelieu, siamo a capire ” la psicosi bellica “, sua è la frase sulle difficoltà della vittoria del motto ” “Datemi sei righe scritte dal più onesto degli uomini e vi troverò qualcosa sufficiente a farlo impiccare “, dipende da quanto aumenta, la cultura della guerra e la psicosi bellica.

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