Il transito di una web cam

ALLA RICERCA DI 50 ANNI DA SINDACO.

Con le parole che ci rappresentano, anche con le immagini, si può essere smentiti. Ogni tempo ha i suoi problemi, i suoi commenti, che fanno nascere la cosiddetta politica nuova, in ognuno di noi, da scoprire il più presto possibile, vi può essere una inconsapevole ideologia, quando un Parlamento esamina, rallenta la sua attività, scopriamo aspetti speciali delle varie materie, che escono fuori dall’ordinario, in molti pensano che non gli chiederanno mai a noi, in molti lo fanno e si sbagliano, la modernità vuole conoscere i nostri pensieri, vuole sapere spiegare la nostra paura delle domande, della comunicazione.

Oggi, la politica si confronta sull’esito disastroso, per mantenere ” la schiena dritta “, come dire il Partito Politico, è una carriera, da Prima, da Seconda, Repubblica, dipende come s’intende, l’ascesa del partito personale del ” capo “, che così la dice, la politica, invece, noi, pensiamo, che lo ” status “, sia sempre quello della ” nostra Repubblica “, che non cerca risposte nelle ” cantine “, per smaltire la sbornia di un esito negativo, sul raccolto del vino, raccontato dal Perito Agronomo, sulla qualità del pane, raccontato dal Dottore in Agronomia. E’ vero che bisogna collegarsi alla vita, per un politico, farla vedere con il transito di un dirigente pubblico, fallo apparire a scuola, con perizia, anche se nessuno può fare lo sforzo in un sistema politico ermetico, che non è lui, l’emissione, dell’immagine, del rumore di fondo, in cui ti dice, nel transito, dell’immagine, ha vinto il dirigente pubblico, che dice la politica della vita, il nostro passato, la nostra condotta di vita, ci dice quello che già siamo, si apre una riflessione sull’uomo, che per molti è un semplice ” maggiorente politico “, per altri, è quello che chiede, alla scuola, la storia, non in modo aprioristico, la chiede collegata al suo passato. Ora non possiamo creare un profilo bidimensionale, di entrambi i tipi, dirigente pubblico + scuola, contro privato intellettuale, cittadino, giornalista, nello scrivere il passato, la riflessione sull’uomo, si dice spesso che il mondo sia infondato, che si debba guardare la zona domestica, il legame famigliare, la vita, appunto, che si debba dire la ” politica della vita “, per dire che ogni parola, del tuo testo, in Scienze Politiche, si trasforma in ” cioè, poichè “, per dire che nella dottrina, si calcola, quanto sia presente il valore della gerarchia nel suo studio, prima, come sempre, il dirigente, la scuola, dopo gli studi, che vengono da altre fonti.

Ci chiedono un idioma affine a quello della penisola italiana, avere delle relazioni, fare associazione, stare dalla parte comune, riconoscere che il potere ha bisogno di un certo ordine. Nella vita politica di oggi non basta ricorrere ad un buon dizionario, oltre all’economista bisogna dire che la crisi è anche nelle mani del giurista.

Qui il politico, oltre alla riflessione sull’uomo, affidata al dipendente pubblico, ti porta, in un’altro cammino, per dire, che il politico, non ha una mente separata dalla realtà, non è un ” cinico “, molti, si ” giocano tutte le carte “, non fanno come Socrate, che ” decide di sparigliare le carte “, tutti sanno, nel bene e nel male, giustamente, che il proprio progetto politico, avrà un ” processo politico “, per capire, l’esito, di quello che si chiama ” consenso “, capire, da dove viene la fiducia, nell’essere stati scelti, votati, dai cittadini, come dire, noi non siamo politico cinico, che vive nel ” disincanto “, che nega ogni tradizione.

Citiamo un personaggio di Platone di nome Fedro, per comprendere come sia importante prendere la parola andando oltre i dissidi politici, dopo il caso, per Fedro, ci furono terra ed amore, lo dice con queste parole : “ la terra dall’ampio petto, sicura sede e poi per tutti sempre e, poi, amore “. La politica riconosce i meriti, si pensi quando Richelieu dava la definizione di cristianissimo, poi Cincinnato si lamentava dal mondo in cui si diventava senatori, senza a suo dire nessun merito.

Se lei continua a fare politica per la sua famiglia a noi ci cacciano ? Per dire stai attento al tuo auto- inganno, a pubblicare notizie, parlare di politica, come un ” giovane nobile “, sei già molto ” disperso “, per dire qui da noi il problema è la ” città “, come dire ” dal giardino simile alla creazione “, cerchiamo tutti sia ” città, città futura, città di tutti “, che sia una ” città di Dio “. Ti ricordi tu che cosa hai sentito nel ” giardino ” ? Vita politica di partito, uomini, sui quali abbiamo riflettuto, che non sono cinici, che sono fedeli alle tradizioni, che sono immersi nel nostro ” giardino della creazione della città “, non vogliamo temi pessimistici con il nostro elettorato, stiamo attenti ad ogni ” slogan “, sappiamo che siamo liste, siamo partiti, per un progetto di un partito politico, prima vi era la discriminante ” comunismo/ anticomunismo “, oggi si guarda molto di più a riforma economica, successo sociale, culturale, per dire che ci differenziamo gerarchicamente, siamo stati Parlamentari, Onorevoli, Senatori, come ci differenziamo per un ruolo specialistico, siamo stati Sottosegretari, per dire che i cittadini, che non sono sudditi, ci hanno riconosciuto come uomini formalmente impegnati in politica. Molti, scordano, dimenticano, la capacità, la sintesi, che sa fare un buon ” negoziatore “, che sa togliere le fratture territoriali, nella strutturazione politica, di un sistema amministrativo.

Sono momenti comuni alla specie umana, che entrano nella nostra coscienza, oggi come ieri, il cronista si accorge, forse per primo, quando subentra in questi argomenti il ” volgare “, si sa che sono i saggi storici, politici, militari che hanno il compito di selezionare ed incrementare la parola.

Ti ricordi quando il ” santino ” delle elezioni non ti arrivava sul telefono, era spesso una lettera, che ti diceva ” Caro Amico votami ancora “, per dire la parola ” questione “, come l’ampiezza delle varie questioni, che ci legano, per dire ” la voce dell’amico “, che ricava, con me la voce di un potere pubblico, quello del laureato che dice un esame, di Dottore e Dottoressa, come spazio, per dire che l’eleganza, di quel santino, di quel ” Caro Amico “, produce come impressione, su di noi, su quello che si dice ” in questione “, qui siamo alla fiducia personale, che ti si chiede, per un corretto rapporto tra uomo a uomo, un mandalo da me, per capire l’importanza, del giurista, con formazione accademica, universitaria, come quella che cita quel giudizio, con la ” voce dell’amico “, per dire che gli otusider, mettono in pericolo le fonti giuste, che sono state denaro e potere.

Oggi c’è la web-cam, si gioca la partita da vincere nel mondo globalizzato, non basta discutere di morale, di estetica, di economia, vi sono altre importanti distinzioni tra gli umani, non tutti amano che si faccia della propaganda politica. Le varie culture politiche nel tempo hanno approfondito i loro temi, la video-politica ci ha fatto conoscere molti attacchi spettacolari, per essere rigorosi molti si ricordano di chiedere ai giovani scolarizzati cosa ne pensano.

L’unica cosa che sappiamo che ” stai diventando un moscone “, la tua insistenza è ” ridicola “, inizia ad oscurarti la nostra ” cultura d’impresa “, per dire che un Giudice, darà, con quella formazione giuridica, accademica, la definizione di quello che è un ” Servitore dello Stato “, nella popolazione, non vogliamo contraccolpi, vincitori con spirito di timidezza, nel dire, nel parlare, di politica, quindi spazio al Dirigente Pubblico, che comprende, con quale forma, quale idea, avviene, per noi, un’elezione.

Nonostante l’Europa molte nazioni cercano di emanciparsi, le correnti politiche si battono ancora per fare offrire al lettore narrazioni, anche canti, musiche, di origine nazionale. Come sosteneva McLuhan oggi insegna la televisione che fa più educazione delle scuole, seppure, in conclusione, molti arrivano alla scoperta della Scienza Politica, oltre alla formazione di sopra, che spiega, che gli elettori, nella competizione elettorale, vanno convinti.

L’intelligenza politica va riconosciuta ad Enrico Ferri, Ministro, Magistrato, Ministro dei 110 all’ora, che spiega il limite, dell’essere criticato per questioni di sicurezza. La formazione giuridica direbbe ” siamo divisi sul grande esodo estivo ” ? Ecco, la forma dell’industriale, del banchiere, dell’affarista, è spesso quella che ” supera tutti i limiti “, per dire, che l’uomo politico, che come Ferri, ha fatto il Sindaco della sua città, deve misurare il limite con figure come Enrico Arlotta, Deputato e Ministro, partecipò alla vita amministrativa di Napoli e dopo il colera del 1884 contribuì al grandioso piano di risanamento della città, lui, deve dire che un Ministro ha superato i limiti, Incaricato ripetutamente dalla Camera di presentare le relazioni annuali sul bilancio della Marina militare, pur essendo generalmente favorevole alla politica del ministro G. Bettòlo, lo criticò. Come vedete, anche nella nostra Storia Parlamentare, vi è il richiamo a quando si ” superano i limiti “.

Allora il ” transito di una immagine che limiti non deve superare “? Spetta ad una ” mente semplice “, la ricerca della risposta, per dire che i mesi di lavoro Parlamentare, di Consiglio Comunale, vanno semplificati nelle loro operazioni, che nella casa, quel laureato, quella laureata, del voto della formazione accademica, cerca, con semplicità, della classe operaia, che contiene, nella sua dignitosa consapevolezza, ogni ricordo, siamo in fase, facciamo parte, possiamo costruire anche noi, per essere assorbiti da tutte le dimensioni culturali. Per dire, anche noi vogliamo fare un’azione collettiva, occuparci di politica, per dirci di sinistra, non solo social- democratici, dirci ” socialisti “, nel vedere il lavoro, come fattore di crescita culturale, nostra, della nostra formazione, che è rimasta nei limiti. Chi scrive è un liberale, non di destra, non di sinistra, seppure, tutti dobbiamo ” nella promozione culturale “; delle nostre idee, vivere il momento della ” immaginazione “, sappiamo che la macchina, i suoi limiti si possono seguire anche per lo studio in uno stabilimento, del mondo tecnologico, vedi Touraine, che racconta del lavoro operaio, per dire che la Fabbrica, il grande museo, ti faceva seguire la storia della macchina, meglio che in un grande museo. La storia della macchina, ha fatto, un Sindaco molto longevo, nella persona di Giovanni Agnelli, che viene nominato sindaco di Villar Perosa nel 1895, restando in carica per ben 50 anni.

Siamo al concetto di scelta, di un candidato Sindaco, per le sue ” origini parlamentari “, siamo un programma, che nasce dalla nostra esperienza in Parlamento, qui il discorso cambia, la candidatura nasce nell’aula parlamentare, qui la mente semplice, si dichiara ” mente pubblica “, entra nel momento della rappresentanza politica, supera il problema della trasversalità, decide di affidarsi all’interesse, alla vita del partito, a dichiararne le scelte in tema di elezione. Il nostro Sindaco, vorrebbe avere il compito di Professore Universitario, come chiave formativa, all’interno del partito, della sua attività in Parlamento, come vedi, nel grafico, il suono nella stanza finisce, con la classe e la sua rappresentanza, che si dice non solo partecipante alla vita civica, sociale e culturale, si dice, inserita nella struttura di un partito. Il Sindaco si ” consolida “, con la sua presenza sociale, dovuta anche al suo essere religioso, cristiano, seppure, molti partiti, decidono di essere classe, cioè operaio, proprietario, di essere Stato, di essere religione, altri, invece, di separarsi, da qualcosa che sia classe, Stato e religione. Il nostro Professore Universitario, come Sindaco, ha avuto la sua ” appartenenza e partecipazione “. Possiamo, entrare in Parlamento, per commentare, anche la possibilità di non essere eletto, con un grande protagonista della politica italiana, Fanfani, che nel 1971 ebbe il messaggio sulla scheda, quando concorreva alla Presidenza della Repubblica, il suo ” Nano maledetto non sarai mai eletto “, sua è  la cattedra di storia delle Dottrine Economiche, non solo, conobbe la seconda sconfitta, con il sesto Governo Fanfani, che ebbe il momento della non – nascita, quando Craxi decise di votare come Pannella aveva chiesto, il suo Governo non ebbe vita. Sconfitte, di un potente democristiano, accademico, che conosce, il valore di appartenenza e partecipazione per tutti, della teoria democratica, che ricorda lui, come l’economia è come la politica, molti politici, cercano di muoversi, collegandosi al concetto economico di mercato. Per arrivare alla politica, che possa farlo, si deve conoscere il partito azienda Forza Italia, che rende il legame politica, economia, non solo accademico, lo rende il fulcro della teoria democratica.

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