Quello che si narra, quello che si ascolta.

SEI MAI STATO AD UN SEMINARIO ?

Questo testo già a partire dall’introduzione  una serie di parole, che riguardano Giuseppe Di Summa , un soggetto che deve fare pratica in politica, seguire un maestro, cose non facili nei tempi che viviamo. La mia è un’esperienza di lettura, nella quale conosco politica e impresa, spiego quanto possa essere competente in questa lettura.  Siamo in un momento in cui l’amministrazione pubblica ha un rapporto con la diplomazia, ti dice la pagina è della mia studentessa, è lei che se insegno, sa leggerla, è un momento, caro a molti che insegnano, ti presento chi ha assistito, chi ha partecipato alle mie esercitazioni, ti spiego quelli che sono i miei esercizi, quindi un autore, ha i suoi invitati, come il docente i suoi studiosi, per farti sapere le felici osservazioni del suo lavoro.

COSA MERITA NELLA SCUOLA UNA MENZIONE ONOREVOLE ?

Questa esperienza può essere usata in modo scientifico, per concetti di Scienza Politica, è la prima riflessione da fare, non solo per fare l’elenco delle cose da fare, preparare la lista dei candidati. Mettere in ordine, delle informazioni, spiegare la politica, nelle sue relazioni, nel modo in cui sono un grado di avvicinamento, oppure di allontanamento, ad un rapporto di tipo politico, vuole dire anche preparare un progetto scolastico, sulla politica, sulla polis, che spesso sono un discorso politico in un movimento giovanile, in partenza, dopo prendono una linea politica.

NOI CHIEDIAMO UN COLLOQUIO DEI LEADER DEMOCRATICI SULLA REALTA’.

La prima cosa è cosa hai votato tu Giuseppe ? Io, quasi sempre il centro, quando ho deciso di votare, Democrazia Europea, Scelta Civica, tutti partiti che hanno scelto, negli anni, di non andare sia con Forza Italia che con il Pd, che rimane per me la soluzione politica migliore. Il primo significato, va cercato nel titolo Parlare e dire di Politica, per dire “ chiudere la bocca al morente “, quindi non fare parlare, oppure, ripetere, per eredità, testamento, lo spirito, le ultime parole, di qualcuno, è un momento da non sottovalutare, il concetto, invece, cerca, spinge, per un altro modo di fare, sentire, applicare, i concetti portanti, che sono ritenuti vivi, diciamo vitali, quindi noi abbiamo un altro percorso, di natura concettuale.

SEI NELLA POLITICA, SEI COINVOLTO DALLA POLITICA ?

Ci chiediamo l’ecclettismo, atteggiamento filosofico fondato sulla coordinazione di principi o dottrine particolari, scelti tra più autori o correnti, si aggiunge il grado di interesse multidisciplinare, la competenza, come l’interesse mono-disciplinare, s’inizia a spingere, per un criterio preciso, non personale, di tipo arbitrario, nel comprendere il concetto politico.

RICORDI SOCRATE QUEL GRANDE EROTICO CHE SAPEVA TOCCARE UNA PRATICA DIAGNOSTICA ?

Come vedi, si chiede di parlare, con un ” uomo democratico “, vivo, che non ha ereditato una cattedra, uno studio, per questioni di gruppi pubblici, spesso gruppi consiliari, parlamentari, si organizza, il calendario delle dichiarazioni programmatiche, delle repliche, noi, non entrando, in questi gruppi, con il concetto di politica, il nostro, rimaniamo nel gruppo privato, in quelli che sono appunti politici, la politica vive i suoi processi di accesso dibattito, personale, erotico, non solo la dialettica terapeutica e diagnostica, vive l’inquietudine, anche il piacere fisico, dell’esserci, in esso non ti senti morto, solo filosofo, astratto, inizi ad interrogarti, con essa, alla maniera di Focault, quindi cerchi dei valori pedagogici, della vita della città, hai raggiunto lo studioso che serve al tuo concetto di polis, sai che la città ha rapporto con la filosofia, nel caso di Focault, devi interessarti della teoria greca dell’amore.

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AVVIARE L’ANALITICA DELL’ESSERCI.

Devo combinare il mio “ status “ con quello di “ studente “ di lungo corso nell’Università, che sono comunità diverse, altra cosa, rispetto a quelle dei partiti politici.  Come vedi, anche nello sviluppo concettuale, nelle sue scelte, si giunge al momento del posizionamento.  La politica, per molti, è una sfida, una cosa seria, sino a giungere a darsi il guanto di sfida, impegnare una battaglia. Come vedi siamo a definire il suono nella stanza, è il rapporto scienza e scuola, è la scuola italiana, che è entrata nella stanza, per un solo motivo, dare preciso significato alle parole.

LA SPAZIALITA’ DELL’ESSERCI.

Salve Buonasera, è il testo, nella stanza, sono il Direttore Didattico, vorrei cogliere la sua precisa ” affinità elettronica “; per capire che quantità di energia lei scambia, se si riposa, se è troppo ” multitasking “, diciamo che ” il suono era registrato nella Ragioneria “, vogliamo capire il preciso significato ” scientifico “; ad esempio, di ” habitat “, il luogo, in cui, lei si trattiene abitualmente. Ti viene da dire ” è un esperimento schifoso “? Si, arriverai, al movimento, alla sua forza, al suo spostarsi, per capire quanto sei ” sessile ” ( si definisce sessile elemento o organismo ancorato; non libero di spostarsi ). Ecco hai ora saputo il suono nella stanza, ti chiederai cosa c’azzecca con il Parlare di Politica, dove la felicità generale, è il valore politico per eccellenza, allora faccia vedere e sentire tutta l’infelicità dello spostamento, il Preside, invece, sapendo della tua passione satellitare, ti ha bloccato, ha cercato di fare vedere come si vive una vita veramente umana, senza mettere a lui voti in DAD.

LA CHIAMATA DELLA CURA.

Come vedi è nata la lotta ” sui movimenti “, il motore della felicità, il movimento dell’anima, per dire cari politici, rendeteci felici, toglieteci questi voti via satellite di concorso pubblico, nelle scuole, spingete per adattamento naturale alle vita, ovviamente, il tutto a fini artistici, quindi arriveremo al metodo Delsarte ( Ideò uno stile di recitazione che intendeva collegare le emozioni espresse in scena da attori e cantanti a un preciso codice di gesti, movimenti ed espressioni che egli aveva messo a punto a partire dalle proprie osservazioni dell’interazione sociale fra le persone ). Come vedi il Preside, si è solo preoccupato, del futuro di attori, cantanti, attrici, che sappiano recitare, quindi ci vuole molto contatto umano, come dargli torto.

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IL POTERE ESSERE AUTENTICO ATTESTATO DELLA PROPRIA COSCIENZA.

Resta poco di me per fare un’autobiografia interessante, soprattutto resta poco materiale che possa far vedere un’abilità linguistica.  L’Università è un posto ove ho avuto poco successo è ritenuta la sede, il posto, ove c’è il migliore linguaggio per la gente, anche per chi segue la politica. Giuseppe, n on impegna battaglia, non ti invita ad arruolarti, essendo un obiettore di coscienza, questo apre il suo mondo politico ad idee molto di sinistra, che naturalmente condivido, come le coppie di fatto, il divorzio, l’aborto, anche se il discorso concettuale, in questa introduzione, va su quanto il nostro Giuseppe sia “ scaltro “, ben istruito nell’arte politica, quanto di essa sia esperto. Siamo nel momento del nostro “ livello dialettico “, nella sua analisi di tipo paradigmatico, dobbiamo essere precisi.

  • Situazione  : dove, quando avviene la comunicazione.
  • Tipi di contatto tra interlocutori.
  • Relatore, autore  : quello che dice I.
  • Destinatario  : quello a cui ti è stato detto.
  • Modellazione estetica  : generi letterari.
  • Scopo argomentativo  : intenzione.

IL COSTANTE APPROFONDIMENTO.

Spiegato ogni sospetto sul mio modo di cucire il testo, approfondiamo alcuni temi, grazie a quello che è il mio talento politico, che va verificato con la filosofia, per capire, appunto cosa intende Giuseppe per testo, infatti, uno studio universitario, come leggi nello schema di Jackobs, di sopra, può difendersi da invasioni letterarie, personali, per capire cosa ci sia dietro al linguaggio, alla parola, per arrivare alla psicoanalisi, di difesa, del concetto fondamentale, quindi cosa è la parola per noi, il suo uso concreto, i suoi segni, nel nostro discorso, si arriva alla meta, del programma che è il versetto oracolare “Ad mea templa portato”, per dire, con Apollo, portalo alle mie tempie.

UN USO TERMINOLOGICO FONDATO NELL’ARTE.

Per spiegare il suono nella stanza, metodo migliore dell’opera comica, Djamileh, di Bizet, troviamo una vicenda che si svolge a Palazzo del Sultano, per fare capire questo suono lasciato nella Ragioneria, che deve essere chiarito per cantanti, attori, il sultano, ha infatti il vizio, per cui ascolti il suono, Harun, sdraiato, si dedica al fumo e ascolta il canto dei battellieri; il fidato servo Splendiano lo rimprovera per la sua vita pigra e dissipata, lo hai sentito, per essere ” studente pigro “, lo hanno voluto i medici, il personaggio del sultano è musicalmente riuscito, grazie al coro dei compagni del sultano, “quelle est cette belle”, come dire spiegaci per quale motivo, davanti allo studio di non Notaio, hai detto ” sei bona, oppure sei bella “. Come vedi il Preside ha sentito il bisogno di uno ” studio trasversale “, su segnalazione, dei compagni, che dicono ” chi dice sei bona dice puttanate “, quindi il nostro autore, Giuseppe, va condotto nella sua zona critica, vita, titoli di studio, amori, momenti mistici, per capire la sua interpretazione energetica del cervello, come va rinforzata, con che farmaci, ci risulta pigro, come musica, cinema, televisione.

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UNA CONCEZIONE COMPUTAZIONALE.

Ho scelto diversi libri, che debbono essere attinenti alla mia ricerca, sapendo benissimo che la letteratura italiana sa presentare un percorso sul valore della libertà, dal punto di vista politico. Le riflessioni impegnate, passano spesso, andando oltre le nostre intenzioni, a quella che è la “ dottrina “, questo per molti di non è un vero “ scontro “. Il momento del ” risveglio”, chiesto dalla Scuola, è arrivato, si devono usare metodi più sicuri, la teoria, se deve essere quesito, deve chiarire l’esperienza personale, non solo, una intervista, un esempio, devono permettere lo studio del corpo umano, i nervi, il tuo nervosismo, devono consentirlo, devi capire di non essere nervoso, devi accettare l’invito ” stai buono “. La politica riconosce i meriti con i voti, il docente sa usare la parola, anche quella degli attacchi faccia a faccia del politico, i modi di dire non sono passivi, gli interlocutori, i commentatori guardano all’interno del giornale, della rivista, spesso, sa lui, come si spinge, in che direzione, quello che è solo un pensiero spontaneo. Guardando dentro questo testo incontri un’esperienza formativa, di chi non è un politico di professione, c’è una testimonianza, anche umana, sugli argomenti che abbiamo in comune dopo ogni tornata elettorale, nel testo Parlare e dire di Politica, che nella sua recensione, di uno scrittore, di un poeta, ha voluto capire, che consigli gli hanno dato, ad uno che ha problemi come lettore, per il fatto che rimane, quasi del tutto, un telespettatore. Scrivere il testo, con le sue regole, è la parte più impegnativa del saggio, si mette in risalto quanto sia importante partecipare a un gruppo politico, anche a livello locale, s’impara quanto vale la tradizionale ricerca nell’agenda politica concreta.  I testi, le fonti, le statistiche, i pronostici, i programmi, sono conosciuti tramite un motore di ricerca del web, questo è il compito, di lettura, ricerca, per misurare la prestazione, richiesta dalla scuola, essere lettore, non telespettatore. Lo studioso che leggo è Giovanni Sartori, il noto politologo insegna quanto valga lo scritto classico, quanto sia da sostegno il rapporto con l’insegnante, al quale presentare il proprio curriculum.  Un atteggiamento riguardo allo studio, va spiegato, non solo per questione di natura pacifista, di cultura, pro- globalizzazione.

QUESTIONI DI LOGICA.

 Scelgo un autore che ha scritto di politica ha conquistato il pubblico, per dire hai cambiato la tua terminologia, la tua coscienza ha fatto istanza, in politica, di tipo morale, di tipo pacifista, è riuscita, ad essere coscienza cognitiva, capendo la globalizzazione, in italiano, in inglese, scrivendola, come lettore, lasciando stare la televisione, queste sono le domande.

Che distanza c’è a chi appartiene la teoria amministrativa ?

Al “ costituzionalista “ oppure al “ subentrare del volgare “, verrebbe da dire, iniziando lo sforzo per comprendere la blasonata terminologia scientifica dei classici. Nei manuali c’è in evidenza cosa è la democrazia, come usarla, come richiamare la legge, non solo tutti amano presentare le persone protagoniste del “ dialogo “. Ci poniamo la domanda su chi sia il cittadino, quale sia la sua funzione, tipico esempio di un lavoro di scrittura sui problemi nella nostra società.Si passa dal cittadino attivo, sino a quello previsto dal programma democratico di un Governo, non un uomo qualunque, che conosce le ferite profonde che hanno i partiti politici oggi.Ovviamente in questi argomenti si chiede di essere “ seri “, di non fare apparire ridicole le pazzie di qualche uomo, spesso la proposta è enfatizzata, c’è il pericolo di una semantica da spiegare, una lingua è battuta alle elezioni, rimane pubblicata, gli scrittori la usano, noi vi proponiamo di farlo in modo serio. In Italia, il Preside si può preoccupare del merito di un concorso pubblico, arginare una ricerca, metterla sul territorio, in graduatoria, in modo preciso, fa il suo lavoro.

LA DIPENDENZA DALLA REALTA’ DEL SOGGETTO CONOSCENTE.

Il nostro Giuseppe riconosce Berlusconi, leader di Forza Italia, uno dei migliori imprenditori televisivi del mondo, non si sente di dire, che è un rafforzamento del dominio capitalistico, dell’impresa, la sua discesa in campo, seppure non condivide il progetto di Forza Italia, in politica, per rappresentatività e forma di governo, noi liberali, siamo quasi scomparsi dal Parlamento. Per quello che riguarda il PD, la musica, il cinema lo ama, lo segue, giustamente, spesso è un partito che ha il ” quadro della conoscenza “, rappresenta l’interpretazione ideologica del mondo accademico italiano, della cultura, della storia, a chi scrive non interessa questo ” quadro “, seppure si può promuovere, come partito, per l’ottima idea dello sforzo, della promozione sindacale, di noi soggetti come entità sociale, non resta che capire, in quale modo di questo fare centro, senza essere aprioristici sui cambiamenti in corso dell’economia. Il Preside ora ha il suo merito di concorso pubblico, da difendere, la tesi, la conferma, dello storico, che non lo lascia dubbioso, per capire chi, non solo una elitè, si vuole spostare, in politica, verso un centro.

SEI RIMASTO QUI SOLO PER ?

Ti aspettavi degli ” scritti giuridici “, devo dirti il vero che non sono il mio forte, non solo forse ti aspettavi la replica, la seconda apologia, di un ” grande maestro “, sei a corto di opere politiche, letterarie, dopo questa lettura, di questo post, per capire, cosa è ” il cadavere di quell’uomo “, lo vuoi sapere, per capire lo spazio pubblico, devi arrivare a Calamandrei, un grandissimo studioso italiano, di grande valore, lo Stato, si riconosce, anche in nome di quei morti, di quei caduti, proprio, per accostarlo, a Colorni, al suo ” vincere la morte mediante il fare “; come vedi, non tutti sono dell’idea di chiudere la bocca al morente, spingono, per un suo valore, un suo testamento, tra chi è morto, nel periodo fascista, va ricordato Bolis, che per resistere, decise di fare a meno delle corde vocali, per non parlare, il percorso concettuale è fondamentale, per arrivare a Salvatore Satta, il suo sapere raccontare un De Profundis, per riflettere sull’intellettuale dimenticato, dove si legge che a Nuoro, ci vivevano tutti, preti, giornalisti, avvocati, politici, etc….seppure vi era il problema di vivere.

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