Di Antonio Ferrante
A cura di Giuseppe Di Summa ( blog Cambio Giorno )

Scoppiano le nostre emozioni, già dal titolo che è “ Non Rompermi “, sono delle parole semplici, quelle da vivere leggendo questo testo, le ascoltiamo spesso, le respiriamo con i nostri pensieri, noi che leggiamo, cerchiamo manifestando il consenso, allo scrittore Antonio Ferrante, di dirlo anche noi con consapevolezza, questo semplice “ Non Rompermi “, con una sorta di approvazione universale del titolo, a cui dare in una recensione un voto alto. Poi leggendo riga dopo riga, lasciamo a lui le parole del racconto, quello che scrive è semplice, nel titolo, seppure rappresenta un ottimo patrimonio artistico, che vale la pena conoscere, un suo personale percorso, sudato come le proverbiali “ sette camicie “. Lo scrive da buffone, da chi ha, come attore, in possesso di voce e corpo, lo scrive da artista, che non vuole il silenzio dalle sua voce, vuole incuriosire, fare parlare di se. Per farsi rispettare, il nostro autore, ci presenta il suo lavoro, da compagnia teatrale, che con la sua scrittura, leggendolo, passa da persona relativamente sconosciuta a compagno di viaggio. Ha il dono del suo genere, che racconta in un crescendo, mentre lo scrive, ricorda Pier Paolo come anima bella, ci racconta di come per essere poeti bisogna avere tempo, inizia a mandare faville, a sputare fuori quello che ha dentro. Sono loro i poeti, che riempiono di poesia la nostra stanza, arrivano alle orecchie, si fermano al gomito, entrano nella gola, il loro testo diviene una partitura, hanno tutti vissuto il momento dei bocconi amari, seppure da attore, da pagliaccio, hanno invaso i nostri sensi, il nostro corpo, di bella poesia, con i loro compagni di avventura Pulcinella, Arlecchino, Colombina e Pantalone. Come tutti si danno un grande da fare, aspettano il consenso di pubblico e critica, che dica hai fatto un buon lavoro. Nel leggere Antonio Ferrante, dopo questi aspetti del suo lavoro, che mi sono particolarmente piaciuti, mi soffermo sul testo, molto bello, che si chiama “ Ho gli stessi pensieri “. Scrive in apertura del testo “Ho gli stessi pensieri di Ronconi di Bukowski Artaud Bene Stanislavskij.” Per me è un ottimo esempio- illustrazione, di quello che ci aspetta leggendolo, non è male vedere un certo eroismo, nell’impegno, seppure poi il corteggiamento è meno “ mitico “, a tutti viene ricordato il “mondo presente “ o meglio “ questo mondo “.
Chiediamo ad Antonio, un commento, un saluto, ponendo una domanda : Cosa vi è di particolare, di tipico, per te, in una storia che racconti in ” Non rompermi ” ?
Premesso che la tua recensione mi emoziona.. io ho voluto cimentarmi con la poesia per interpretare la vita di Bukowski a teatro… E così dal 12 marzo 2019 scrivo una poesia al giorno… Nella vita di ogni persona che ha passione e amore per quello che fa c’è della maestria .. in ciò che fa può vedere chi è… presuntuosamente recito o scrivo in modo che tutti mi capiscano.. e per quanto è possibile con parole semplici.. So che la poesia è prima di tutto forma ma io sono un allievo dei grandi poeti..ho iniziato e continuato perché i teatri erano chiusi.. era che si sono aperti cercherò di recitare in forma teatrale drammaturgica le storie dei poeti…. Ti ringrazio…

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