Recensione :  Il corvo e la rosa, la Strega, autrice Chiara Mattozzi. 

Il libro Il corvo e la rosa, la Strega, autrice Chiara Mattozzi,  si apre con una riflessione sulla felicità umana, visto che quasi interamente sostitutiva, per i Cavalieri, era alla fine, la loro sorte, loro combattevano ai Signori andava la ricchezza, ai Cavalieri si chiedeva “ cuore “, quasi un essere dello stesso rapporto di idee, farlo vedere, senza protestare con il Signore, per fare vedere i risultati migliori, seppure anche loro cercavano di ritrovare se stessi,  alla ricerca nella Bibbia, non di una voce parlata bensì di una lettura che sia conforto, che sia difesa, dagli incantesimi, che sia in ogni casa, è la Chiesa che dopo spiegherà cosa significhi “ è seducente “, si capisce la nostra storia, quella che stiamo leggendo su che basi si poggia, su quale tipo di tipologia letteraria entra. L’autrice del libro ci presenta come sia importante il culto, per un Dio, dei Santi, la sua riverenza, ci sono momenti di rabbia, in cui il Cavaliere vorrebbe fare andare fuori la voce, qualcuno cade nel tranello della seduzione, per essere portato nelle tenebre. E’ la Strega, che con gesto della mano, si discolpa, seppure sa che ora è un “ imputato che si deve alzare” , potrebbe finire come ogni strega bruciata, si entra nello squilibrio, sino a quando non si ripristina l’immagine che la Chiesa ha di quello che è “ seducente “. In modo molto piacevole, nel racconto, Chiara Mattozzi, ha colto il momento sul fermarsi, sul rimanere, per uno dei Cavalieri, nel suo rapporto con la Strega, con quello che seduce, mentre gli viene detto, di stare lontano dalla tentazione, è un momento in cui si legge di come si può persuadere, istigare, incitare, tutti momenti pericolosi, si tratta di renderne immediatamente conto. Lord Randall inizia a dare la caccia alla Strega, che ha lasciato il suo bosco, che è giovane, conosce la furbizia, è il momento in cui nel libro è “ iniziata la caccia “, lei sa cambiare, il suo aspetto, rimane giovane, si trasforma in Nancy Ward, una bella donna, vestita di verde, qui la parte dialettica dei protagonisti invita, nel bel testo, a trovare degli scambi amorosi, di dolci parole, non i luoghi comuni, che si sono vissuti nella parte iniziale, nei discorsi con la Strega.  Nancy ora è riuscita ad essere la luce degli occhi per un Cavaliere.

Chiediamo all’autrice, come secondo lei la protagonista del suo libro, si trasforma in donna del Cavaliere ?

Secondo me, Claire non si è mai considerata esattamente come “la donna di un cavaliere”, o almeno, non solo come tale. Certamente Claire, la Strega, e Nancy, la popolana, sono due persone abbastanza diverse, ma il cambiamento potrebbe essere solo apparente, in fondo Claire ha un obiettivo ed è pronta ad usare qualsiasi mezzo pur di raggiungerlo…

Il Cavaliere deve mandare via una coppia, la cui moglie è malata, per cui la Strega chiede una raccomandazione,  riesce a strapparla, riceve ringraziamenti, in una casa, si vede, si accende un episodio che non ti aspetti, seppure sarà lei, dopo poco a trovarsi con la casa incendiata. Claire non è stata ripagata, non solo, è poco incline a sopportare,  Lord Randall, dopo averle incendiato la casa, è sulle sue tracce, ha mandato in giro i suoi uomini,  il contadino l’aiuta, dopo essere stato aiutato, Richard cerca di proteggerla. La domanda  è :  “ la sa proteggere “ ? Dovrà cambiare le cose da come sono, dovrà dire di no a Lord Randall, dicendo che tra loro due, tra il Cavaliere e la dama, si è instaurato un odio profondo, che apparirà ovviamente troverà  meraviglioso “. Lord Randall ed il Cavaliere ora sono alleati, lei la Strega si deve levare dai suoi capricci, passa nell’ombra, rischia le fiamme, lui si svelasse la verità diverrebbe un “ furfante “. Non sveliamo come finisce tra i due, seppure nella loro storia s’insinuano molti principi morali.

Viene da chiedere subito a Chiara, come nel pericolo, la nostra Claire, affronti le sue paure ?

“Claire in pericolo cerca in ogni modo di superare e, forse persino mascherare, la paura concentrandosi sulla rabbia e sui suoi obiettivi. La paura è certamente sempre presente, ma l’ira, nel suo caso, ha spesso la meglio”.

Come i protagonisti faranno scelte, vivranno rinunce, è compito di chi vorrà leggere il libro, leggendolo, tra le belle parole, i capitoli, la storia, creata da Chiara Mattozzi, potrai capire quali sono le idee che con lo scorrere della storia si cambiano, come lo stesso Lord Randall, che sembra freddo, senza amore, ricorderà la sua Margaret, nell’incontro con la figlia. Non passano sommessamente i dialoghi tra i protagonisti, che sono semplici, descrivono gli uomini, le donne, della storia, mettono in chiaro le loro “ dispute “.

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