E’ un argomento ” scottante “, del quale io non scrivo, quello della pandemia, per il fatto che è ” cattive notizie “, solo per il fatto che insegna al nostro ” maritino ” che i suoi club, dove si può divertire sono chiusi.

Non tutti siamo capaci di fare un ” capolavoro “, per noi di CAMBIO GIORNO, scrivere concludere un programma è stato difficile. Eravamo abituati a stare al sole, a respirare aria, avere un viso rosso, quando accadeva sembra oggi un ricordo. Non solo sono nati i commenti, le parole per le strade sono state negate, siamo stati invitati ad inviarle per posta. Noi vi salutiamo, dal 2021, abbiamo poco da scrivere, vi terremo sempre compagnia, l’importante, che quelle che vi sono giunte su Giuseppe Di Summa, siano le notizie che vi aspettavate, dai club dei vari paesi, che lui non sia nulla di maggiore, che le pagine in bianco riempite con il moto vi siano piaciute, anche se è difficile siano dei tempi di oggi, colpiti dal virus. Noi la filastrocca, nel Minibasket, l’avevamo chiamata, ascoltando in treno un bambino, vicino a Bologna, per sapere come finiva il gioco della regola del dieci. Non per diventare famosi, alla tv, sulle reti nazionali, con la Filastrocca del Minibasket, a Bologna, infatti, con la prima versione ci siamo arrivati. Devi avere in mano le due carte, estratte dal mazzo, che come somma fanno dieci, in questo modo sul tavolo le carte, di tutti i giocatori formano delle coppie.
