Parliamo di lei, di Emma, la protagonista di questo libro, di A.S. TWINBLACK, che conosciamo in una stanza, immersa nel suo senso di fare, alle prese con i giovani, che hanno il fisico, alla guida in macchina, con l’amica, vicina al posto di blocco, nascono sentimenti senza vergogna. Un unione, con uomini e donne dunque, sino al classico appuntamento, vicino al valore magico, che possono richiamare le lettere del suo nome, qualcosa a cui appigliarsi, tipiche fantasie femminili, Momenti di riposo, per ricaricare l’energia, possiamo parlare così di lei, di Emma, sino al momento in cui conosceremo chi desidera Emma, con il classico “ ti voglio “, supererà il valore magico, la fantasia, arriverà al bacio e oltre, al bisogno alla necessità, di una storia d’amore. Non sappiamo cosa stia dando fastidio, al momento, lei riesce ad essere fissa in modo intenso, nella vita degli uomini, viene scelta come partner, si fa scegliere anche lei. Per non coprire il nostro desiderio di Emma, chiediamo all’autrice di presentarcela, il tema, ricorrente il filo rosso, che unisce i personaggi, è proprio lei Emma. Come sottolinea l’autrice : ” Emma rappresenta le donne che dopo tanto “dare” agli uomini, capiscono che amare se stesse non è un atto egoistico ma un atto dovuto. Amare se stesse e riacquistare il diritto di essere, incluso quello di vivere la sessualità senza timore dei giudizi altrui. ” Una lettura non a velocità di tartaruga, visto che gli ‘occhi sono lo spetto dell’anima, nel testo cerchiamo proprio l’anima di Emma, che mai ci appare smarrita, che ci deve coinvolgere anche in sentimenti proibiti, dobbiamo andare a considerare alcune idee del nostro personaggio, le troviamo espresse in chat, dopo avere visto profili e foto, le esprime in merito alle persone ed alla loro sensibilità, è molto significativo trovarla nella classica domanda sul motivo per cui le hanno chiesto l’amicizia. Le sue idee, non sembrano cambiare, dopo l’incontro con il Principe del Piacere, non solo, abbiamo anche le parole di come Emma inizia a desiderarlo, è lui che conquista la sua anima, anche con momenti fisici di piacere.Per lungo tempo Emma fa uso della chat, entra nel suo quotidiano, è un passaggio di parole, cortesia e sfrontatezza si confrontano, si coglie anche l’espressione della forza del rapporto fisico, sino ad arrivare, ad un altro confronto significativo nel libro, che è quello tra attrazione fisica, molto forte nel suo caso, con l’amore. Confrontarsi per spiegare il motivo del desiderio di una presenza, non in modo minaccioso, sino ad arrivare ad altri nomi, altri incontri come David. Emma sembra in chat dovere recuperare, tutta la passione di cui ha bisogno, tanto da vivere una forte passione anche durante un udienza, arrivare a sorridere, senza offesa, di proposte da vivere senza paura, da donna adulta. Non pensa a nessuna fuga, non maledice molto i suoi uomini e ne cerca di nuovi, non solo non ha vergogna a mostrarsi, si lega all’altro, non facendo sfuggire alla scrittrice tutto l’impeto e il piacere, nella descrizione, dei suoi rapporti sessuali. Usare le parole per descrivere il sesso è con Emma, capire la sua storia, vederla nelle sue avventure, seppure nella sua vita appare il ” ti amo Emma “. I dubbi, la coscienza, la paura, arrivano anche a Sebastian, dopo David, come a Manuel, sono i tanti amanti, che hanno chiuso lo spazio, che è quello rimasto nel letto, nel rapporto, spesso eccitante, con Emma che cerca il suo godimento, lasciandolo anche vedere, arriverà lo sguardo dello skipper, di un giovane thaitiano, ha saputo Emma aggiungere ai piacere del senso il suo uomo reale. Abbiamo chiesto un commento di di A.S. TWINBLACK su come abbiamo scritto noi di Emma, ci fa sapere : Un’analisi che mostra la storia di Emma come un susseguirsi di immagini mentali che ben rendono l’evoluzione del pensiero e della coscienza di una donna intenzionata a conquistare l’amore e il piacere sessuale. ” L’autrice ha letto su come noi abbiamo dato vita, abbiamo generato il nostro commento, dopo la lettura, sapendo che con Emma s’incontra anche la bellezza, come dice il detto “le rose sono belle, ma con esse ti puoi pungere “. Nel dire grazie, per averci consentito questa presentazione, dobbiamo anche mettere in evidenza il modo di scrivere, dell’autrice, della quale siamo stati lettori, che ci ha resi contenti, ha soddisfatto le nostre pretese, ha insomma acceso il desiderio di continuare a leggere la storia dalla prima all’ultima pagina.

Rispondi