“Lo scorpione dorato” edito da Augh Edizioni, è il tuo secondo libro, ha come protagoniste due donne, sullo sfondo la città di Istanbul , spiegaci come vivono le due protagoniste, come arrivano al loro incontro ?
Chiara e Beyan sono due donne molto diverse, che vivono due realtà lontane sia socialmente che geograficamente. Chiara è una donna benestante, ha tutto, ma perde ciò che ha di più caro e dovrà ricominciare a ricostruire la sua vita partendo da zero. Beyan è una profuga curda che vive con una famiglia adottiva fuori dal comune in uno scantinato del quartiere più povero di Istanbul. Ha un passato alle spalle fatto di abusi e indifferenza, eppure nonostante tutto riuscirà ad affermare la sua forza e la sua determinazione.
Le due donne incrociano i loro destini perché guidate da un istinto superiore, un istinto che le porta ad agire e reagire guidate dall’amore e dalla volontà di aiutare chi è più fragile di loro. Questa esplosione di altruismo e amore avverrà in un luogo ostile e ai limiti della disumanità: un campo profughi turco siriano.
Cosa ti rende felice di avere scritto, in questo libro, che volevi fare conoscere di te, al pubblico, e come hai fatto a metterlo nel libro ?
Diciamo che la parola felicità non è quella giusta. Questo romanzo è un calcio in faccia, fa male, è doloroso, fa riflettere. L’ho scritto senza censure alcun aspetto, neanche quello più crudo, per mettere il lettore di fronte alla realtà, senza via di scampo.
Molti lettori hanno pianto amaramente durante la lettura, ma poi mi hanno ringraziata. Leggere le cose come stanno, senza fronzoli e orpelli fa aprire gli occhi.
Nel libro scegli un ambientazione che è quella della povertà, del campo di profughi, come mai ?
Per scrivere questa parte mi ha aiutata l’associazione Support and sustain children. Per sei mesi mi sono sentita con la presidente Arianna Martini per descrivere in modo realistico il campo profughi ad Adana in Turchia. Nello stesso campo di rifugiati del romanzo ora si sta scavando per costruire un pozzo che potrà dare acqua pulita ai bimbi che ora bevono l’acqua del fiume. Mi auguro che questo progetto vada fino in fondo, ho partecipato alla raccolta fondi con una piccola donazione fatta con i primi proventi del romanzo.

Possiamo dire di te , se ti fa piacere ” scrittrice romana “, cosa pensi della cultura della città di Roma e Provincia, in questo momento, magari, stai pensando anche a qualcosa per un tuo libro ?
Amo scrivere di ciò che conosco, per questo nei miei scritti associo sempre la cultura occidentale a quella del Medio oriente, essendone appassionata. Il prossimo romanzo sarà ambientato a Terracina e Catania e il medio oriente sarà rappresentato dall”affascinante figura di una danzatrice. Penso che la cultura non sia mai abbastanza, personalmente nella mia regione ho ricevuto per il mio primo romanzo una grande accoglienza. Mi auguro di replicare con Lo scorpione anche se i tempi sono molto difficili per tutti.
Come hai intenzione di promuovere il libro nei prossimi mesi ?
Le presentazioni sono il modo migliore per dialogare e farsi conoscere dal pubblico. Anche se i tempi sono duri non mi arrendo. Ho presentato Lo scorpione dorato a Terracina, Fondi e Gaeta. Il 22 ottobre lo presenterò a Civitavecchia e il 14 Novembre a Duino.
Sono anche molto attiva sui social, ho una pagina Facebook molto seguita e anche il profilo Instagram mi aiuta molto con la promozione.
