Vitruvio Entertainment

Vitruvio Entertainment, un’officina artistica. Spiegaci di cosa si tratta ?

[Davide Bottiglieri – scrittore, responsabile settore editoriale] La Vitruvio Entertainment è una riproposizione in chiave moderna delle antiche botteghe rinascimentali, alveari di artisti, in cui studio, creatività, innovazione, disciplina e sperimentazione davano vita a molteplici forme d’arte. È con questo spirito che un regista, uno scrittore, un fotografo, un attore e un fumettista hanno deciso di mettere insieme le proprie competenze. Già largamente collaudati, hanno scelto di creare una realtà riconosciuta per dare alla propria passione un raggio d’azione nazionale, con la concreta ambizione di mirare a una crescita sostenibile che dirotti loro oltre i confini italiani. L’incontro e la fusione di letteratura, cinema, teatro, fotografia e fumettistica permettono alla Vitruvio Entertainment di fornire un ventaglio di novanta e più servizi di qualità, oltre un’attenta cura del cliente.

Di quale messaggi hanno bisogno oggi le persone per leggere e guardare immagini ?

[Salvatore Parola – fumettista, responsabile settore editoriale] Per buona percentuale, senza fare numeri, siamo nutriti da immagini spazzatura, e queste prendono via via spazio nel nostro inconscio. In poco tempo, queste immagini modulano i nostri gusti, i nostri comportamenti, i nostri sogni. Io do una grande importanza all’immagine che va oltre la sua plasticità, ma sono molto più accorto all’aspetto simbolico, il sottostrato. Un’immagine si presenta alla coscienza in modi molto misteriosi; a volte può provenire dalle profondità oscure e altre dalle vette più elevate e fresche, a vette che ispirano l’osservatore emozioni profonde, fino alla commozione. Quindi prima di trasferirla, bisogna tradurla, chiedersi cos’è che vuole emergere- questo vale anche per il lavoro commissionato, almeno lo è per me- poiché chi emette immagini, in qualche modo è responsabile di cosa sta emettendo, poiché in seguito l’immagine si emancipa dal suo creatore ed ha una vita propria, potrebbe diventare un simbolo. Sovente si cade in stereotipi come il sesso o il potere – anche se non più come prima, ma c’è ancora in buona parte- per richiamare l’attenzione. Non che non bisogna utilizzarle, ma è necessario cercare di non stimolare solo l’aspetto pulsionale di chi osserva, tentare, attraverso un lavoro sulla propria sensibilità, di trasformare il fango in oro, di stimolare le ispirazioni elevate, quindi l’intelletto, anche attraverso immagini messaggi come la sessualità e il potere, quanto possibile.

Quindi per concludere, secondo il mio punto di vista, i messaggi da veicolare sono quelli che catturano le idee inconsce dell’individuo e che, dopo una seconda occhiata, ispirano ad una ascesa, seppur minima, dell’osservatore attraverso l’emozione.

A Salerno una casa di produzione cinematografica con marchio registrato. Quale sarà il legame con il SUD ?


[Luigi Di Domenico – regista, sceneggiatore, responsabile  settore cinematografico]
Il Sud è una terra ricca di storie, folclore e location incredibili che meritano davvero di essere raccontate. Noi di Vitruvio Entertainment amiamo il nostro territorio e questo è uno dei motivi per cui abbiamo deciso di partire proprio da qui. Col passare del tempo, speriamo di far ricevere il plauso che meritano tutte queste peculiarità che rendono la nostra terra meravigliosa.

Siete insieme 5 professionisti con questo progetto,. Cosa esiste al momento, cosa avete in programma, cosa, invece, non esiste che vorreste, come sogno, insieme, realizzare ?

[Danilo Napoli – attore, scrittore, responsabile settore teatrale] Al momento esiste la nostra arte e numerosi progetti che abbiamo in mente di realizzare. Progetti che daranno un contributo importante all’arte e alla cultura salernitana. Ma tempo al tempo. Siamo appena nati e dobbiamo organizzarci per operare al meglio sul territorio. Ciò che conta in questa fase sono le idee: e quelle non ci mancano.
Tuttavia, siamo già operativi con un bellissimo cortometraggio firmato da Luigi Di Domenico, il nostro regista e sceneggiatore, in collaborazione con il giovane e talentuoso direttore della fotografia Luigi Risi. Il lavoro si chiama “La caduta di Francesco Totti” e rappresenta una sorta di battesimo della nostra officina artistica, poiché è stato reso pubblico sui nostri canali social in concomitanza con la nascita di Vitruvio Entertainment.
Siamo solo all’inizio di un’avventura che già pregustiamo come fantastica: siamo cinque amici, nonché giovani artisti con competenze e talenti riconosciuti, emozionati all’idea di aver creato un’officina, una bottega evocante quelle del passato (che hanno formato tanti artisti), con un unico obiettivo: diventare un punto di riferimento per la cultura e la formazione artistica prima a Salerno, po in Campania e, infine, sul territorio nazionale e internazionale.

Tra gli articoli di presentazione su questo progetto quale è il messaggio che andrebbe scritto, per farlo arrivare, al lettore, dei nostri post ?

[Luigi Risi – fotografo, direttore della fotografia, responsabile settore fotografico] Il nostro punto di forza è sicuramente la nostra personalità eccentrica, che si distacca largamente da un prototipo accademico ingessato. Siamo creativi con voglia di lavorare bene, in modo professionale, senza dimenticare di divertire e divertirci. Amare il proprio lavoro è fondamentale per lavorare bene. Lavorare a modo nostro sarà la chiave per portare ai clienti prodotti il cui marchio Vitruvio sarà immediatamente riconoscibile.

Un messaggio ai giovani, Come avvicinarsi oggi al mondo della produzione, come fare l’editor cinematografico, ad esempio, quindi dare ordine all’idea del regista. Come passare dall’idea allo scrpt un vero e proprio copione. Chi per te, oggi è diventato un realizzatore di film, deve sapere superare il classico concetto di soggetto e sceneggiatura, in che modo, in quale maniera ?

 [Luigi Di Domenico – regista, sceneggiatore, responsabile  settore cinematografico]  Leonardo Da Vinci si definiva “discepolo dell’esperienza”, sono d’accordo con lui quando sostiene che gran parte dell’apprendimento avviene attraverso l’esperienza. La Cultura è fondamentale in tutti settori, l’esperienza e la sperimentazioni sono necessarie. Concordo con Tarantino quando afferma che se si vuole girare un film basta farlo, Al di là delle conoscenze, del budget e della qualità dell’attrezzatura. Studio e pratica è tutto quello che serve. Più giri e più capisci cosa fare e cosa studiare per arrivare ad avere una produzione organizzata.

L’idea è un seme che, per crescere e diventare una sceneggiatura, necessita di un terreno fertile, acqua e sole. Con questo voglio che, per arrivare ad avere una sceneggiatura finita, bisogna seguire un vero e proprio processo creativo.
Il compito della produzione è verificare che la pianta sia cresciuta bene, quindi leggere ed analizzare il testo, prima dal punto di vista artistico e drammaturgico, poi dal punto di vista economico e di fattibilità. Realizzare un film che non uscirà dalle mure domestiche non è giusto, quindi bisogna valutare se il prodotto possa interessare un buon numero di persone prima di partire con la pre-produzione. Valutato ciò, si parte con la pre-produzione. È fondamentale che ci sia una buona comunicazione con il regista, l’aiuto regia e con tutti gli altri reparti. È qui che il film inizia a mostrare “le prime foglie verdi”. Il dovere della produzione è far si che tutti lavorino nelle migliori condizioni, garantendo la propria presenza e supporto, fino alla fine dell’intero sistema di produzione.
Perché vuoi girare questo film? Quanto sei disposto a sporcarti le mani, a sacrificarti? È un film che ti cambierà la vita? Queste sono le domande che dovremmo porci ogni qual volta che iniziamo a creare un’opera. Il processo il creativo ha delle regole abbastanza precise, ma a volte vanno in contrasto con quello che vogliamo raccontare o con come lo vogliamo raccontare. Se così fosse, cosa facciamo? Le “regole” sono linee guidano che ci aiutano a non cadere in errori gravi, ma non per questo vanno accettate come dogmi. Se credi che la tua storia vada raccontata in quel modo allora raccontala in quel modo, ma fallo quando sai realmente il motivo per cui vuoi farlo così.

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