Intervista a MARIA MAZZOTTA.

MARIA MAZZOTTA, considerata una tra le più belle voci del panorama della world music europea, la parte artistica che ti riguarda, nella registrazione del tuo nuovo album, AMOREAMARO”, è quella della voce, sei soddisfatta della tua interpretazione nel lavoro, cosa ti è particolarmente piaciuto, nel cantare, queste canzoni?

Sono molto contenta e soddisfatta di questo lavoro, perché con Bruno Galeone abbiamo cucito i brani addosso a me. Sono contenta anche di essermi concentrata su questo repertorio, perchè sentivo forte l’esigenza di tornare alle mie radici, l’Italia, in particolare quella del Meridione.

Un disco presentato alla  Fira Mediterrania de Manresa (Spagna), essere presente, con la tua musica, la tua voce, a questo evento che emozioni ti ha suscitato?

Ero già molto contenta e lusingata di essere stata selezionata alla Fira Mediterrania de Manresa tra moltissimi artisti, proprio per questo motivo prima dello spettacolo (si trattava dell’anteprima assoluta del nuovo show) avevo molta paura, perché in queste fiere il pubblico è formato prevalentemente da programmatori, giornalisti e addetti ai lavori. Durante lo spettacolo mi sono poi tranquillizzata, ma l’emozione restava tanta e forte. Credo che non dimenticherò facilmente questo concerto di cui conservo un bellissimo ricordo e tante belle soddisfazioni.

Nel disco vi è un omaggio a gradi voci come quella di Domenico Modugno, Gabriella Ferri, Rosa Balistreri, pensi che il pubblico giovane, possa essere richiamato a godere di questa musica, che spesso vediamo nei programmi del passato, sono artisti importanti, precisamente canti “Lu pisci spada” di Domenico Modugno, “Tu non mi piaci più” portata al successo da Gabriella Ferri e “Rosa canta e cunta” della grande cantautrice siciliana Rosa Balistreri. Come mai questa scelta ?

Domenico Modugno, Gabriella Ferri e Rosa Balistreri sono delle grandi voci che hanno spesso cantato la tradizione, per questo volevo omaggiarli. Ce ne sono tanti altre che spero presto di omaggiare, magari in un prossimo album. La scelta dei brani invece é stata difficile (considerato il vasto repertorio di questi artisti). Ho scelto quelli che in questo momento risvegliano in me delle emozioni particolarmente profonde. Posso dire che son le canzoni ad aver scelto me.

I  due inediti in lingua salentina: “Nu me lassare”, una dolorosa ballata d’amore, un’invocazione a chi non c’è più, e la title track “Amoreamaro”, una pizzica, tradizionalmente ritmo risanatore per le “tarantolate”, che idealmente si prefigge di guarire un mondo malato. Quando esegui queste canzoni, hai lo spazio a disposizione, il palco, il pubblico, produci la tua musica, hai raggiunto certamente un importante obiettivo. La differenza per te quindi tra incidere su disco e cantare dal vivo, canzoni come queste, quale è la tua esperienza?

Premetto che quando canto è come se mi estraniassi dal mondo reale per crearne uno tutto mio. Le mie sensazioni nel cantare in studio di registrazione o dal vivo nei concerti, é molto diversa. In studio di registrazione sono più tranquilla e rilassata, forse anche più precisa; ma l’energia che si crea grazie alla presenza del pubblico e all’empatia che si genere tra me e loro, rende l’emozione più reale ed intensa.

Per l’uscita di questo disco è previsto un “fitto tour nazionale e internazionale” ci vuoi parlare di questo impegno?
Si, dopo la presentazione in anteprima lo scorso ottobre alla Fira Mediterrania de Manresa, in Spagna, è iniziata una lunga tournée europea che mi porterà in più di 15 diversi Paesi, dalla Finlandia all’Estonia, dal Portogallo alla Romania, dalla Germania alla Francia, Spagna e tanto altro. Ovviamente non mancheranno i concerti in Italia, ecco alcuni dei prossimi appuntamenti: 15 marzo a Cremella (Lecco), 30 aprile ad Alezio (Lecce), 2 maggio a Catania, 3 maggio a Vittoria (Ragusa), 8 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma, e tanto altro ancora.

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