Νῦν χρῆ μεθύσθην- Michele Scerra

νῦν χρῆ μεθύσθην n.4 - Michele Scerra

νῦν χρῆ μεθύσθην”, rassegna musicale de La Cantina delle Streghe firmata ARTEN e curata dal direttore artistico Andrea Rizzo, domenica 22 aprile 2018 dalle ore 20:00 ospiterà Michele Scerra in concerto.

 

Michele Scerra,  voce chitarra e stompbox, proporrà un concerto intimo di parole e canzoni, fra blues, folk  e canzone d’autore.

Un live in un’ipotetica terra senza confini, fra il mediterrano e gli Stati Uniti.

Storie di solitudini, di passione, di potere.

 

«È una buona penna Scerra, adagiato su folk afoso, meticco e introverso.» [Rumore]

«Un album degno di essere annoverato fra le più intriganti riletture della patria tradizione ascoltate quest’anno.» [MusicMap]

 

Michele Scerra, cantautore calabrese con la barba, ma profondamente anti hipster classe 1982, si forma artisticamente a Firenze.

 

Nel 2006 è fra i finalisti dello storico “Rock Contest” di ControRadio.

Nel 2008 fonda, insieme ad altri musicisti, l’Orchestra del Rumore Ordinato.

Pubblica due dischi, “Mestierante” [2009] e “La Terra” [2012], di cui è cantante/chitarrista e autore, in bilico fra blues e psichedelia.

Gira l’Italia in lungo e in largo con un’intensa attività live dividendo il palco con artisti del calibro di Hugo Race, Paolo Benvegnù, Luigi Grechi De Gregori, The Gang, Tom Russel, Robyn Hitchcock, Massimo Bubola, Bocephus King e tanti altri.

Nel 2012, partecipa al “Tenco Ascolta” alla tappa di Piombino e sempre con la band negli anni è ospite più volte del “Buscadero Day” e del “Townes Van Zandt International Festival”.

 

Interessato alla libertà, alla bellezza, alla verità, ai conflitti sociali, scrive canzoni sensibili, d’amore e di passione. È un fan della complessità, è profondamente idealista, e non crede al beneficio della sintesi.

 

Dal 2014 comincia il percorso a nome proprio.

Apre i concerti di Vinicio Capossela nella prima edizione de “La Sila suona bee”, a 1800 mt di altezza, e di Irene Grandi.

Ottiene la menzione speciale per il “Miglior testo” al “Premio Bindi” 2014 con il brano “Il Circo Gelsomino” ed è finalista a “Botteghe d’Autore”.

Nel 2017 esce il primo disco solista ”Torneranno i poeti” (Il carro matto/IRD), lavoro accolto dalla critica specializzata con grande entusiasmo, e menzionato fra le migliori uscite del 2017 dai siti “MusicMap” e “Sound36MusicMagazine”.

Un lavoro sulla ricerca della bellezza, un disco politico, passionale, empatico.

 

Lo spettacolo inizierà alle ore 20:00 di domenica 22 aprile 2018, presso La Cantina delle Streghe, a Lecce.

 

Direzione artistica:

Andrea Rizzo – ARTEN

www.facebook.com/ARTEN.events
arten.events@gmail.com

 

Info e prenotazioni:

“La Cantina delle Streghe”

Music, Food and Relax

Piazzetta Duca D’Atene – Lecce

www.lacantinadellestreghe.it
info@lacantinadellestreghe.it

Abbiamo posto a Michele Scerra alcune domande :

1- Vieni dalla Calabria, hai fatto tuo lo stile folk blues, ti presenti in modo ironico, con un buon repertorio musicale. Come presenti, invece, il tuo percorso musicale e quali sono le influenze che ti porti dietro dalla tua Regione? 

La “ricerca” sul folk l’ho ripresa tornando a vivere in Calabria nel 2014,  cercando una forma “coerente” di blues. Io amo il Delta blues e nella mia testa sto cercando un filo conduttore con la musica tradizionale del sud Italia. Secondo me le musiche tradizionali hanno un approccio simile in tutto il mondo, è sempre espressione dell’uomo a contatto con la terra. Ecco perché più che un cantautore vorrei tanto sentirmi un cantastorie. Anche perché la tradizione folk italiana è piena di queste figure.

2- Presentiamo il tuo album “Torneranno i poeti”. Cosa intendi con questo titolo ed in quali canzoni del lavoro, secondo te, riesci a farlo cogliere meglio? 
“Torneranno i poeti “ è un auspicio. È un disco sulla ricerca della bellezza, e questa ricerca deve necessariamente passare dalla poesia, e quando parlo di poesia non intendo soltanto i poeti che leggiamo, ma anche tutte quelle sensibilità mosse dall’empatia, dalla bellezza di un gesto. 
Ogni brano è un aspetto di questo ragionamento, non saprei dire in quale brano sono riuscito a coglierlo meglio. Di sicuro uno dei miei brani preferiti del disco è “Annegando”, si è creata una strana alchimia fra i musicisti, pur registrando ognuno la sua parte a centinaia di km di distanza. 

3- Quali sono i gruppi, gli artisti, che nei primi anni che facevi musica hai seguito? Quali, invece, ti hanno ispirato quando sei cresciuto? 
La prima folgorazione arriva dal rock, come tutti quelli della mia generazione. Ho cominciato col punk, ero un fanatico di Ramones, The Clash e una miriade di gruppi punk e post punk. In seguito ho scoperto il blues e contestualmente i cantautori americani e italiani (Dylan, Waits,De Andrè, Tenco) e mi sono perso . Poi per strada scopri tantissima musica, in questo momento ad esempio, sono innamorato dei Tinariwen, un gruppo tuareg blues. 
Difficile dire chi di questi mi ha ispirato, da ognuno di loro ho cercato di imparare, rubare e tentare di discostarmi, studiandoli. Ma le figure artistiche sono tante e non per forza soltanto musicali penso a Federico Fellini, Marco Ferreri, Luciano Bianciardi, PierVittorio Tondelli. 

4- Arrivi in Puglia, a Lecce. Sei mai stato nel salento, cosa ti affascina? 
Ho già suonato in Puglia e sono contento di tornarci. 
Io subisco il fascino del sud, anche perché è legata alla visione che ho della musica folk, per quanto riguarda il fascino del Salento, considera che periodicamente mi perdo fra le pagine de “ La terra del rimorso” dì Ernesto De Martino, non credo di dover andare avanti. 

5- Progetti per il futuro… 
Cercare storie per farle diventare buone canzoni. 

Video:
https://www.youtube.com/watch?v=gvqtSizGvIA

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: