Intervista a Rossana Castiglia

Presentiamo il testo ”  “I’M Go(o)d – hai un solo destino, essere divino” edito da Armando Curcio Editore “.

Presenti il libro come un auto-esplorazione.

“I’M Go(o)d – hai un solo destino, essere divino” è il frutto di quasi 25 anni di lavoro personale. Una ricerca interiore profonda nata dal bisogno di mettere a tacere quel senso di insoddisfazione e di sofferenza che accompagnava la mia vita. L’evento che maggiormente ha spronato questa incessante ricerca è stato l’insorgere di attacchi di panico all’età di 23 anni. Un baratro profondo e sconosciuto dal quale sembrava impossibile riemergere. 

In quella solitudine dell’anima ho racimolato più forza e coraggio di quanto ero consapevole di avere e giorno dopo giorno, esperienza dopo esperienza, ho liberato tutta la mia luce e la mia energia creativa. Ho portato allo scoperto parti di me che non sapevo di avere come la mia unicità, i miei talenti, la mia bambina interiore ferita e il mio potenziale creativo, per rendere la mia esistenza quell’unica impronta che ognuno di noi è invitato a lasciare su questa terra. 

Questo è tanto altro ancora l’ho condensato in maniera armoniosa e delicata senza togliere tenacia, in ogni pagina di “I’M Go(o)d – hai un solo destino, essere divino”

Parlaci tu direttamente di questo lavoro. Secondo te, il compito, di uno scrittore oggi è l’universo che ha dentro, come scrive sul tuo blog, presentandoti, proprio per arrivare a cogliere che il viaggio,della scrittura, non si da da soli ? 

Credo che il compito dello scrittore sia quello di riaccendere memorie, emozioni, sentimenti, desideri, sogni, aspirazioni, silenzi. Credo che il compito dello scrittore sia per certi versi ambivalente: da un lato deve portare il lettore ad esplorare il mondo interiore dello scrittore stesso e dall’altro, lo scrittore deve accompagnare il lettore nel suo personale mondo interiore. Fra chi legge e chi scrive si instaura una profonda intimità che va esplorata con discrezione ed interesse. Lo slogan “nessuna onda viaggia da sola” vuole ricordare che non esiste “unità” che non sia spinta dal “tutto” e che allo stesso tempo di questo “tutto” faccia parte.

Dopo la prima domanda lunga, dal tuo blog leggo, che hai realizzato una raccolta di poesie, ti chiedo solo di definire, per te, cosa è Emozioni in luce ( la raccolta ndr ) ?

Emozioni in Luce  è stata la mia prima apparizione pubblica. Il mio primo timido tentativo di espormi, nel bene o nel male, al giudizio altrui.

Testo e immagine, le poesie si raccontano anche in questo modo, quali sono, nel tuo scrivere, le immagini che contano ? 

Indubbiamente  le immagini che sollecitano un viaggio introspettivo sono prevalentemente immagini della natura, del mare, ma anche di amore.

L’immagine può anche non essere esteticamente attinente alle parole, ma devo avere la capacità di evocare e rinforzare il messaggio della parola scritta, che sia un particolare o l’insieme.

In precipito, affronti la ” questione del vuoto “, un testo dove cadi nell’acqua, cosa, in questa poesia, ti ha spinto a crearla l’immagine del cadere nell’acqua ?

L’acqua è l’elemento fondamentale nella nostra vita. Il nostro corpo e il nostro pianeta sono prevalentemente formati dall’acqua; la nostra vita nasce e si sviluppa nell’acqua e senza di essa non vi sarebbe esistenza. E’ una sorta di tuffo la nostra incarnazione, quando da qualche dimensione a noi sconosciuta, ci ritroviamo nel grembo materno, immersi completamente in un mondo acquatico che crediamo resterà per sempre la nostra casa. La sensazione di vuoto è quel frangente nel quale si salta da uno stato familiare ad uno sconosciuto, esattamente come l’arrivare nel mondo.

Stiamo rilevando le ” feste natalizie “, in un momento in cui viviamo problemi di divario tra ricchi e poveri, nel Natale, di oggi, rispetto a quello di ieri, cosa ti piace e cosa non ti piace ? 

Del Natale, sia quello di ieri che quello di oggi, è l’essere bambini che mi piace. Un tempo ero io quella bambina, oggi lo è mio figlio, ma l’essenza resta la medesima. E’ un giorno di possibilità, di creazione, di realizzazione. E’ anche un momento di quiete, una sosta dopo un viaggio durato un anno o quasi. Il divario tra ricchi e poveri nel giorno di Natale è quello di tutti i giorni e non è quello del portafoglio. Conosco gente con le tasche vuote e il cuore pieno, così come gente con le tasche piene e il cuore vuoto e arido. Ecco, Natale amplifica ed enfatizza, l’Amore o la sua assenza.

Del Natale non mi piace l’uso e l’abuso commerciale che se ne fa.

Il blog chiede sempre sul cibo, è una domanda consueta. Come te la cavi come ” chef ” e cosa mangi a Natale ( sempre come tradizione ) ?

Amo tantissimo cucinare e sono molto brava. Cucino spesso per gli altri e mentre lo faccio mi ricarico e mi rigenero. Non seguo una tradizione in senso culinario, primo perché sono vegana e secondo perché mi piace cambiare e sperimentare nuove ricette.

link del blog https://roxanesoul.wordpress.com/

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CAMBIO GIORNO SPECIALE NATALE 2019

Pubblicato da cambiogiorno

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