STORIELLE PAESANE INTERVISTA

copertina storielle paesane

Domanda 1:

Un autore salentino, un contributo importante per la cultura, per i posti dove viviamo e per quelli che non abbiamo mai visitato, che interessano il lettore salentino ma non solo.

Come possiamo conoscere Vitale Boccadamo? In cosa è salentino ed in cosa è universale?

È senza dubbio salentino nella lingua. Nelle varie espressioni, nell’attaccamento alla terra natia, alla sua natura, alle tradizioni di una realtà contadina costantemente rievocata. È universale nello stile, nella scelta dei contenuti e dei personaggi. Le storielle che racconta emergono dalla dimensione “paesana” per riconoscersi in classici topoi ricorrenti in tutte le declinazioni della letteratura. Luoghi, azioni e parole descritte rispecchiano in toto l’anima del poeta, che non si limita ad ascoltare un’eco lontana nel tempo, ma è in grado di riviverla e farla rivivere rendendola tangibile ad ogni verso.

Domanda 2:

Per trovare Boccadamo scrittore, in quali luoghi ci dobbiamo recare? Come ha visto l’autore, scrivendo, il nostro salento?

Ci sono dei posti particolarmente cari all’autore per pura appartenenza. Si tratta delle coste adriatiche del basso Salento e di Marittima, paesinu che gli ha dato i natali. Edifici storici come Torre Lupu, quartieri come L’Aria ‘a Corte, scorci come L’Acquaviva, rappresentano fonti di continua e genuina ispirazione. Ma questa si riverbera poi in qualsiasi ramoscello d’ulivo, in tutte le “petre, mise ‘n fila o sparpajate”, nell’intera vastità del mare ed in ogni tramonto, che pur essendo l’unico disponibile per tutte le creature, riesce comunque ad assumere colori e contorni tipicamente salentini. Questo lembo di terra è quindi innanzitutto casa. Una dimora comune, abitata, condivisa e rispettata da intere generazioni di “ggente forte e ‘ntica”.

Domanda 3:

La forma dello scrivere, le immagini, che possiamo vedere, conoscere, anche in questa intervista, ci portano ad una attività letteraria, alla cultura salentina, contadina, quali sono le immagini, i versi, più significativi, proprio della cultura contadina?

Il tema più rappresentato è di certo quello bucolico. Si va dall’allegria del lavoro nei campi di grano o Sull’Aria, alla fatica di quello nei campi di tabacco; dalla rivalutazione di vegetazione simbolo, come La Cornula, L’Ulivo e La Fica, all’esaltazione della varietà di ortaggi che imbandiscono la tavola, come U Pummidoru, U Pipirussu, A Cipuḍḍa e Pignate varie. Trova sempre spazio la vena ironica che condisce macchiette e mestieri: A Vecchiareḍḍa, U Furbu, U Mbriacu, U vinnigne e L’Ambulanti. La narrazione avviene quasi sempre in prima persona plurale. Quel nui è il più efficace testimone di una vera e propria cultura che si percepisce e si racconta, orgogliosa, come tale.

Domanda 4:

Parlate di “format”, in cosa consiste precisamente? Ed all’interno di esso che come vengono presentati i testi di Boccadamo?

Il format teatrale è la modalità con cui abbiamo deciso di comunicare al pubblico questo progetto. Significa muovere dallo schema classico della presentazione di una raccolta poetica, per assumere le dinamiche di un vero e proprio spettacolo, che possa valere anche e soprattutto come una reale esperienza per il lettore/ascoltatore. Il miglior modo per gustare dei versi è appunto leggerli o ascoltarli, senza mezzi termini. È esattamente quello che succede durante i nostri incontri: reading di poesie dialettali, con intermezzi musicali. L’idea funziona e varia molto di volta in volta, grazie alla versatilità dei contenuti, che si affiancano benissimo tanto ai canti della tradizione popolare, quanto a melodie e sonorità di altri generi musicali, provenienti spesso da aree geograficamente molto distanti.

Domanda 5:

Nei vari incontri di presentazione quali sono gli aspetti più piacevoli sino ad ora?

L’efficacia degli incontri risiede totalmente nel coinvolgimento del pubblico. Gli schemi delle poesie di Vitale Boccadamo risultano a volte talmente immediati e diretti che è molto divertente ad esempio far indovinare la rima che sta per chiudere il verso. Ed è davvero molto emozionante ascoltare un’intera platea che risponde in coro ai (cosiddetti) canti alla stisa che intoniamo tra una lettura e l’altra. In questo modo si fa di fatto anche una reale opera di divulgazione storica. È molto bello anche ascoltare le fragorose risate che scoppiano appena dopo i versi più esilaranti. Ma l’aspetto più rilevante, fino a momento, lo hanno indubbiamente rivestito le varie occasioni di collaborazione con grandi artisti come: Giacomo Precone (veterano interprete delle poesie di Vitale); Donato Chiarello (regista e attore professionista della Compagnia Teatrale Calandra); Giacomo Casciaro (front-man dei Civico 22 ed esperto di musica popolare); gli Emian Pagan Folk (Emilio Cozza, Anna Cefalo, Danilo Lupi, Martino D’Amico, band ormai da anni sulla scena folk di tutt’Europa). La riuscita degli eventi è in larga misura merito loro.

Domanda 6:

Come condividere “Storielle paesane” format o acquistare “Storielle paesane” libro? Dove possiamo informarci sul vostro percorso?

Le parole chiave da digitare sui motori di ricerca sono Vitale Boccadamo – poeta salentino. L’omonima pagina facebook è dedicata, oltre che alla diffusione e promozione dei vari incontri, anche alla condivisione di contenuti quali video, foto e diverse strofe estrapolate dalle raccolte, spesso accompagnate da illustrazioni a tema. Per rimanere sempre aggiornati lasciate quindi un like sulla pagina appena descritta e su quella della direzione artistica ARTEN, curata da Andrea Rizzo, che si occupa del management, prende in gestione gli eventi e la relativa comunicazione.
Cercando Storielle Paesane (Vitale Boccadamo) su Amazon è possibile ordinare online e farvi spedire a casa questa raccolta appena ripubblicata. Partecipando ai nostri incontri inoltre si può acquistare di persona, oltra a questa, anche la seconda raccolta edita, Versi no-strani.
Il progetto è a lungo termine e siamo appena all’inizio. Di materiale inedito il poeta ne ha lasciato (purtroppo e per fortuna) in gran quantità. Seguiteci quindi, perché le novità saranno sempre di più!

Matteo Boccadamo

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