
Questo saggio, che è stato anche un vero libro, prima di diventare una serie di post programmati, nell’Estate 2017, scritti anche il quel periodo, è chiaro che risponde a due domande :
- cosa dire ?
- cosa significa quello che dico ?
Uno sguardo a……
Il concetto di imprenditore nasce come concetto della economia infatti è inteso imprenditore chi è ” attivatore ” ma oggi esso è più precisamente colui che utilizza i fattori della produzione organizzandoli , a proprio rischio , nel processo produttivo di beni e di servizi
Gli elementi caratterizzanti , dunque , della figura dello imprenditore sono : attività economica / organizzazione/ l’esercizio professionale / il fine della produzione e dello scambio di beni e servizi.
Mettiamo in chiaro come lo ” status ” di imprenditore è una qualità giuridica che implica una partecipazione professionale a determinati rapporti produttivi.
La ” concezione democratica dell’impresa ” emerse alla metà degli anni ’60 , opera una importante mediazione tra le opposte aspirazioni delle classi :
- imprenditoriali : sempre più tese alla ricerca del c.d ” consenso sociale “
- lavoratrici : animate dalla istanza di partecipazione ai meccanismi decisionali del processo produttivo.
Che cosa è l’Economia ?
Il termine Economia viene usato per quello insieme di fatti che riferiamo a un sistema a un sistema di agenti che mettono in moto un insieme di processi , i processi che appunto consideriamo oggetto di studio della economia. In Inglese vi sono due diversi termini : economics per indicare la scienza e economy per indicare il sistema economico.
Nasce la fabbrica e si diffonde la divisione del lavoro.
Adam Smith ( un filosofo scozzese che nel 1776 pubblicò un’opera destinata a segnare un punto di svolta nell’analisi dei processi economici ) e la divisione del lavoro.
Questo grande aumento della quantità di lavoro – scrive Smith – che lo stesso numero di uomini è capace di compiere in conseguenza della divisione del lavoro , si deve a tre diverse circostanze : in primo luogo l’aumento della destrezza di ciascun operaio ; in secondo luogo , il risparmio di tempo che si perde comunemente nel passare da una specie di lavoro ad un’altra ; infine , l’invenzione di un gran numero di macchine , che facilitano ed abbreviano il lavoro , e consentono ad un uomo di fare il lavoro di molti.
La cultura del mercato.
La propensione allo scambio mercantile diventa un momento fondamentale del sistema socio-culturale. Smith ritiene che tale propensione sia un tratto della natura umana che riflette una delle motivazioni principali dell’azione : l’interesse personale. In effetti – come hanno sottolineato diversi sociologi ( come Parsons ) e non pochi antropologi culturali – la motivazione dell’interesse personale assume diverso contenuto e significato nelle diverse istituzioni sociali.