
1) le tenebre dell’anima, scritto sotto forma di diario, si può definire un thriller, noir, fantareale, quasi un multi romanzo?
Credo che “le tenebre dell’anima abbia le caratteristiche sia del romanzo thriller, sia del noir, ma soprattutto del fantareale. Ma gli elementi di ciascun genere sono cosi legati, da creare quasi un diverso genere, difficilmente etichettabile. Di certo può essere considerato un multi romanzo per i tanti generi che comprende, ma soprattutto per la differenza di stile che contraddistingue le quattro diverse parti: lo stile sembra maturare con le fasi di crescita del protagonista e del dipanarsi della vicenda.
2) Siamo davanti ad un romanzo eclettico come il suo autore?
La storia è assolutamente di fantasia. ..la maggior parte degli eventi si commenta da sola..ma gli ambiti in cui si muove sono quelli di mia conoscenza diretta ed esperienza..in questo senso si può attribuire all’eclettismo dell’autore
3) La lotta tra il bene ed il male è uno degli argomenti principali del suo romanzo. L’ ago della bilancia del protagonista Mirko dove si spinge di più?
Bella domanda! Intanto mi costringe a rispondere “alla lontana”, senza cioè rivelare elementi decisivi della trama. Innanzitutto bisognerebbe definire i concetti di “bene” e “male”, ma non basterebbe neanche il compendio dei più grandi ed illuminati pensatori sull’argomento. Mirko Ravella sembra il protagonista di una vicenda di tipo manicheo, dove due principi contrapposti, il bene ed il male, si fronteggiano per superarsi. Ma il romanzo si colloca, fantasiosamente e simbolicamente, in una dimensione di angoscia apocalittica cristiana, nella cui visione teologica esiste un unico pensiero di origine, quello del bene, mentre il male non è altro che allontanamento dal bene, cioè da Dio. L’ intera vicenda è appunto il percorso che Mirko Ravella compie, nella sua travagliata esistenza, ,sempre in bilico, tra il bene ed il male, ma lascio al lettore che voglia intraprendere questa complessa lettura la personale interpretazione.
4) Un romanzo importante che sa spaziare dalla filosofia all’arte, dalla teologia all’astronomia..Tuttavia nella nuova stesura appare più scorrevole, meno ridondante in alcuni punti e più appetibile per il grande pubblico. .Cosa l’ha spinto alla rielaborazione?
Intanto preciso che tutte le descrizioni storiche, filosofiche, artistiche, astronomiche, insomma riguardanti diverse discipline, non hanno assolutamente pretese didascaliche ma sono poste in chiave fantasiosa, seppure in molti casi plausibile. Per quanto riguarda la nuova rielaborazione, essa è maturata da un’attenta e meditata riflessione. Pur lasciando la trama alquanto invariata, nei suoi colpi di scena e cambi repentini di registro, ho eliminato quelle parti descrittive poco utili all’economia del romanzo, che inoltre potevano distogliere il lettore dall’analisi dei significati più importanti.
5) Quale chiave di lettura e’ nascosta nella suddivisione in quattro parti della sua opera letteraria?
L’ aria, l’acqua, il fuoco e la terra, come è noto, rappresentano gli elementi tradizionali su cui si basa la filosofia greca. Manca il quinto: l’etere…magari ispirera’ il prossimo romanzo..L’ aria è la parte del romanzo in cui si accompagna Mirko dall’infanzia fino al compimento degli studi, un periodo in cui forse poteva ancora scegliere…respirare “liberamente ” ed avrebbe potuto sottrarsi alle manipolazioni della setta..L’ acqua è la parte del romanzo in cui il protagonista vive “in apnea”, come immerso in una dimensione onirica e travolto dagli eventi, anche in relazione alla professione intrapresa..Ma è nel “fuoco”, la sostanziosa parte centrale, in cui la vicenda assume contorni universali ed apocalittici e si rivela la missione cui è destinato Mirko Ravella. .Nella quarta parte, la “terra”, il vero protagonista è il nostro pianeta, ma è anche lo stesso Mirko a “tornare coi piedi per terra”…Mi preme sottolineare che il romanzo si apre nel prologo in una determinata dimensione temporale, poi la vicenda inizia con l’infanzia di Mirko fino a ricongiungersi all’episodio del prologo, quasi a delineare il travagliato cammino che ha portato fino ad esso..Poi la storia va oltre fino ad un epilogo inaspettato che attribuisce una diversa chiave di lettura all’intero romanzo.
6) Qual è il messaggio fondamentale del suo romanzo?
La trama è molto fitta…I personaggi sono tanti..le tematiche spaziano in tanti campi. Pertanto richiede una lettura attenta ai particolari, soprattutto perché elementi che possono sembrare marginali, trovano nel prosieguo della vicenda una collocazione ed un significato più nitidi. Alla narrazione di eventi di pura fantasia, ho unito la trasfigurazione di fatti reali, ispirandomi ad argomenti di angoscia collettiva plausibili ed in alcuni casi perfino realistici. Solo la lettura completa del romanzo, a mio avviso, riesce a far comprendere l’unitarieta’ della trama e che nessun elemento è lasciato al caso senza spiegazioni. Credo che in definitiva ogni lettore possa ricavarne un messaggio specifico. Il romanzo è stato scritto con la consapevolezza di non poter trovare soluzioni morali, anzi istilla dubbi, pone interrogativi, può stimolare la ricerca interiore, anche se in alcuni passi meraviglia, scuote…spaventa…Il filo conduttore del romanzo è l’ineluttabilita’ del proprio destino: il protagonista Mirko Ravella più volte cercherà di prendere le redini della biga impazzita della sua esistenza, ma sarà sempre travolto da coincidenze tanto sconvolgenti da sembrare qualcosa d’altro. E’ l’irrisolto contrasto tra il libero arbitrio dell’uomo ed il sentirsi sopraffatto da forze superiori ed incontrollabili…Il travagliato viaggio attraverso “le tenebre dell’anima ” ci farà anche capire che vi è sempre la possibilità di riscatto…perfino dopo atroci nefandezze sarà possibile risalire verso la luce..
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