
Il titolo è ‘Benzine’, nasce quindi la prima domanda: come mai questo titolo?
In effetti, mentre concepivo l’idea di questo romanzo avevo osservato che il fuoco, o la metafora e l’allegoria di questo e ciò che ha a che fare con esso, ritornava spesso in situazioni diverse, che i vari capitoli che andavano delineandosi nella mia mente avevano a che fare con questo e anche con alcune metafore geometriche, se così si può dire. Tutto assumeva una forma precisa ma non rigida. Lo svolgimento della storia andava insinuandosi come del carburante versato, il quale in silenzio si espande e poi all’improvviso una scintilla ne innesca gli effetti. Aspetto non espressamente ricercato, che ha un curioso parallelismo con determinate dinamiche dei tempi che viviamo. Mi viene in mente adesso una cosa che non avevo pensato, ma che è ovvia. Se il mio primo libro aveva come suo elemento l’aria, il secondo ‘Babelfish’ l’idea dell’acqua, il terzo invece è fuoco. Non è una trilogia degli elementi, essendo poi libri diversissimi tra loro. C’è poi una certa specificità nel chiamarlo ‘Benzine’ invece di ‘Benzina’, non principalmente perché ‘Benzina’ è un titolo di alcuni libri, fra cui quello di Elena Stancarelli, ma anche perché la benzina è come il vino! Pochi lo sanno, ma i carburanti non si dividono solo per tipologie, ma la benzina in commercio per un medesimo utilizzo varia per compagnia e prodotto, e anche per composizione e studi specifici. Esistono carburanti che più facilmente partecipano alla consunzione dei veicoli, a seconda pure degli interessi che ci sono in gioco. Il greggio ha qualità organolettiche estremamente variabili. Ci sono poi da tenere in considerazione la componente organica e inorganica, gli additivi di vario genere. La benzina che l’Italia esporta per esempio è migliore di quella nazionale. Può venire scambiata anche con il greggio, come avviene talvolta con quello libico, perché quest’ultimo è di alta qualità. Esistono compagnie migliori perché fanno molti test prima e durante la vendita sugli idrocarburi e altre meno. Ho amici che lavorano nel settore, che si occupano di controlli o addirittura del cosiddetto skillaggio degli impianti di raffinazione in giro per il mondo. Una questione questa delle ‘benzine’ che torna di striscio durante il romanzo.
Quali sono secondo te i punti forti del libro?
Precisiamo che ‘Benzine’ è un tipico romanzo di narrativa, non è un romanzo-saggio. Come autore penso che abbia la sua forza nelle situazioni aneddotiche, nella storia che gradualmente si innesca, nel ritmo, nell’ironia e in un certo umorismo. Tuttavia i libri sono solo di chi li legge, io come scrittore mi rimetto interamente e con umiltà al giudizio dei lettori. Certo, è ipocrita scrivere e non leggersi. Se non si avesse un’opinione del proprio lavoro non si potrebbero portare in corso d’opera nemmeno eventuali correttivi. Un autore deve avere sempre un’idea del proprio lavoro.
Ecco, se tu dovessi dire qualcosa del testo, cosa consiglieresti al lettore di non perdere?
La verità del romanzo, la sua articolata semplicità.
Tra gli autori di oggi c’è qualcuno che ti ha ispirato?
Nessuno. Leggo molto, ma quando scrivo non penso a libri o altri scrittori, a tendenze. Non esiste nel fondo della mia ispirazione un dato libro o un autore dei molti che mi piacciono. Tuttalpiù gli autori letti mi aprono delle porte verso sentieri in cui però mi incammino io.
Quale sarà il percorso del libro?
Quello che il libro vorrà percorrere. Ho scoperto nei miei due libri precedenti che sono questi a prenderti per mano e a indicare la via, quindi di volta in volta organizzeremo o parteciperemo ad eventi o situazioni che il romanzo o il mio ‘momento storico’ come autore richiamerà. Posso dire per esempio che una costante dei miei libri è rappresentata dagli apprezzamenti di sconosciuti lettori che poi hanno innescato il passaparola, nei limiti delle dimensioni editoriali riservate alle medio-piccole case editrici. In questo senso sarà importante l’appuntamento di ‘Più Libri Più lLberi’ dal 4 all’8 dicembre qui a Roma e poi del Salone del Libro di Torino. Stand Q12… A furia di parlare di benzine non confondetevi con Q8, come il nome del distributore di idrocarburi! Diciamo che al Q12 ci sono ottimi idrocarburi e vi controllano pure le gomme. Il ‘flusso’ della crescita dei miei lettori segue per adesso quello delle grandi kermesse. Ogni volta che un mio testo è stato venduto in queste circostanze ha fatto da moltiplicatore, ha generato un’onda. E io cresco con i lettori e per loro.
Dove possiamo trovarlo?
E’ richiedibile nelle migliori librerie, meglio quelle indipendenti, o al proprio libraio di fiducia, specificando che i testi Ensemble sono distribuiti anche da Medialibri Diffusione e nello specifico della Lombardia pure da DEM (distribuzione editoriale milanese). In Toscana, Marche ed Emilia-Romagna si aggiunge Euroservizi. Di solito i miei libri si richiedono senza problemi negli esercizi del circuito Ibs, Ubik, Giunti, Arion e Rinascita. Online il testo è ovunque e a breve sarà disponibile in ebook.
Rispondi