INTERVISTA A SIMONA SPARACO

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Come ci si sente a scrivere in Italia in questo momento, data la sua esperienza di studi all’estero, come cambia il bisogno, l’interesse, per una scrittrice ?
L’Italia è il mio paese, e l’italiano la mia lingua. Mi piace scrivere di quello che conosco bene, di tutto quello che mi comunica profondamente qualcosa. Gli interessi e i bisogni di uno scrittore mutano con il tempo, di pari passo con quello che capita nella vita di tutti i giorni. Osservo il mondo e il mio sguardo cambia e acquista nuove prospettive a seconda del mio stato d’animo, delle esperienze che sto vivendo.
Anime di carta, viene riportato come il suo debutto, di cosa parla e come ha accolto il giudizio del pubblico ?
Anime di carta era un romanzo acerbo e di formazione, importante come lo possono essere i primi passi di un bambino, incerti e traballanti, ma molto motivati a diventare agili e scattanti
Lei scrive per la televisione, come giudica il mondo delle fiction di oggi, in Italia ed all’estero, cosa cambia rispetto a quelle del passato ?
La televisione si sta evolvendo molto velocemente, almeno all’estero, e oggi ci sono fiction che non hanno nulla da invidiare ai più stimati film d’autore. Mi piacerebbe che anche in Italia venisse lasciato più spazio alla sperimentazione e al rispetto delle professionalità.
Arriviamo a Lovebook il successo editoriale per lei. Ricostruiamo come è nato il libro e se è stata sorpresa di un così buon riscontro nelle vendite ?
Lovebook è stato scritto contemporaneamente all’uscita di Facebook ed è andato a sostituire il mio libro di esordio, “Bastardi senza amore”, la cui uscita doveva anticipare quella di Lovebook. E’ stata una delle mosse più intelligenti che ho fatto. Il successo era prevedibile, visto che ero la prima a mettere in scena una storia ambientata sui social network.
Entriamo ora nel mondo dei social, usa il web, quale rapporto ha con Facebook e con Twitter ?
Non ho un buon rapporto né con FB né con Twitter, mi sforzo però di esserci, perché oggi la promozione passa soprattutto da lì.
Con Bastardi senza amore è stata tradotta anche in Inglese, le piace come lingua straniera, trova in futuro utile dovere scrivere in spagnolo, francese, inglese, una storia ad hoc ?
La traduzione in Inglese è un bel traguardo per un autore. Io però non scriverei mai né in inglese né in qualunque altra lingua, perché per me è l’italiano la materia plasmante delle mie narrazioni.
Con Nessuno sa di noi è giunta alla finale del Premio Strega come è stata questa esperienza ?
Lo Strega è il premio più ambito del nostro paese, finire in finale è stata la vera sorpresa della mia vita. Sono stata felice di farne parte con un libro così difficile
Il suo ultimo romanzo è Se chiudo gli occhi, di cosa parla, come procede la sua promozione, quali sono i commenti che le fanno maggiormente piacere ? Ringraziandola per avere accettato l’intervista le chiedo quali sono i progetti per il futuro ?
Se chiudo Gli occhi è la storia di un padre e di una figlia che compiono un lungo viaggio che li ricondurrà verso casa, una delle storie più romantiche e profonde che abbia mai raccontato. Mi scrivono in tanti per ringraziarmi, il commento ricorrente è che sono usciti dalla lettura arricchiti.
Per il futuro sto scrivendo una storia ma è ancora presto per parlarne

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