Iniziamo la nostra intervista parlando di sport, ricordando che giochi a pallavolo in Serie A, la tua storia di sportivo come inizia, quali le tue maggiori soddisfazioni ?
Sono Lorenzo Bonetti, gioco in serie A dal 2006/2007 li giocavo come palleggiatore e ci ho giocato fino all’anno 2011/2012, poi ho cambiato totalmente ruolo e sono riuscito a raggiungere la massima serie anche come schiacciatore, un emozione indescrivibile sopratutto perché è arrivato tutto dopo una brutta malattia che mi ha colpito nell’estate del 2012, dopo averla sconfitta sono rientrato in pista molto più forte di prima e con obiettivi ben fissi nella mia mente. la soddisfazione più grande al livello sportivo ovviamente è stata la promozione dalla serie A2 alla serie A1 nell’anno 2013/2014 giocavo al Vero Volley Monza e nemmeno ad un anno dalla diagnosi della malattia sono riuscito a vincere il campionato di serie A2, un emozione unica davanti a 5000 persone.
Il libro ha il titolo Sotto Rete, la storia di come hai sconfitto il cancro e sei tornato in serie A, rimanendo al contenuto del libro, come è stato raccontare la tua storia, soprattutto se ti ha aiutato farlo ?
Nel luglio del 2102 mi hanno diagnosticato un linfoma non hodgkin, ovviamente il primo impatto è stato molto duro, non mi sarei mai aspettato di avere un male cosi grosso all’interno del mio corpo, anche perché non mi sentivo cosi male, avevo solo un mal di schiena. sin da subito ho cercato di darmi l’obiettivo più importante della mia vita sconfiggere il tumore. ho chiesto subito ai dottori in quanto tempo sarei potuto guarire e per tornare in campo a giocare, il dottore mi disse che vi volevano 5/6 mesi di cure, dopo 5 mesi ho disputato la mia prima partita.
L’anno scorso la Gazzetta dello Sport mi ha fatto una bellissima intervista, il giorno dopo mi contattò Paolo Fontanesi (scrittore) chiedendomi se fossi interessato di creare un autobiografia, per me fu davvero una cosa inaspettata, non ci pensai un secondo e accettai quasi subito, scrivere tutto ciò che mi era capitato cercando di dare anche una piccola speranza a chi purtroppo questo momento lo sta vivendo era un onore immenso.
Come è stato scrivere, hai seguito degli esempi, hai incontrato nella stesura del testo delle persone che ti hanno consigliato ?
Il libro è stato scritto e pensato interamente da me e Paolo, ovviamente io raccontavo scrivevo appunti e Paolo svolgeva alla grande il suo lavoro di scrittore. abbiamo avuto davvero un ottima intesa.
Come ti senti ora che sei tornato a giocare ?
In questo momento mi sento davvero alla grande, affronto ogni cosa giorno per giorno e pensando di affrontare tutto al meglio, spero di poter continuare ancora per molti anni.
Il tuo rapporto con i social, soprattutto, se il pubblico della rete, ha compreso il tuo libro, se ne interessa ?
Sto cercando di pubblicizzare tutto suoi social ovviamente, tutti mi stanno molto vicini, giorno dopo giorno la gente mi segue sempre di più e la cosa mi piace molto, mi chiedono moltissimi consigli ed io sono onorato a rispondere a tutte queste persone, cerco sempre di dare il mio pensiero spero possa servire a qualcosa.
Quali sono i tuoi prossimi impegni e se hai previsto degli eventi particolari per fare conoscere il libro ?
Ora sono ancora impegnato con la pallavolo, non appena finirà la stagione mi dedicherò al 100% solo al libro, cercherò di girare il più possibile per raccontare la mia storia e spero che alla gente possa dare una piccola speranza.
Gran parte della vendita del libro sarà devoluta alla Fondazione Veronesi quindi spero che se ne vendano tantissimi in modo da poter dare un grossa mano alla ricerca e alle persone che non stanno attraversando un bellissimo periodo.
Rispondi